Zappalà: "il Pdl Lazio va commissariato"
News

Zappalà: "il Pdl Lazio va commissariato"

Parla Stefano Zappalà, uno degli assessori "licenziati" dalla Polverini: "Da stasera sono candidato"

Se mi vuole chiedere quando sono nato glielo dico, ma su tutto il resto non parlo”. Invece parlerà eccome Stefano Zappalà, tra i fondatori di Fi nel Lazio, ex deputato europeo, ex sindaco di Pomezia, ex consigliere comunale di Sabaudia e da ieri anche ex assessore regionale al Turismo, uno dei cinque licenziati da Renata Polverini un attimo prima di presentare le sue dimissioni ufficiali, che in questa intervista a Panorama.it dice: "Adesso Alfano deve commissariare il Pdl Lazio".

Assessore, ex assessore, onorevole, come preferisce che la chiami?

Guardi, io da stasera sono in campagna elettorale e ho già un posto prenotato a Bruxelles.

Ah sì?

Certo! Sono il primo dei non eletti e quando ad aprile si libereranno due posti uno è il mio.

Quindi andrà a Bruxelles dal suo amico Tajani?

No, non ci vado.

E quindi che farà?

Mi candido qua. Ci sono disponibili Camera, Senato e Regione.

Con il Pdl?

E che vado con Renzi? Renzi è simpaticissimo, ma è comunista e poi Forza Italia l'ho fondata io.

Nel frattempo il suo nome è scomparso, a tempo di record, dall'organigramma della Giunta. E con il suo quelli dei due colleghi di area An, corrente Fabio Rampelli, Francesco Lollobrigida e Gabriella Sentinelli e quelli degli ex Fi vicini al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani Angela Birindelli (indagata a Viterbo), Marco Mattei e Stefano Zappalà (Turismo). E se Lollobrigida per ora preferisce non parlare, la Sentinelli si sfoga: “E' stata la resa dei conti finale della governatrice con il Pdl, che l'ha portata alle dimissioni con lo scandalo del gruppo. Gli assessori tagliati, come me, erano quasi tutti espressione del Pdl, ha tenuto solo quelli piu' vicini a se'. E poi ha preferito eliminare chi veniva dalle province”. Secondo la Polverini sarebbero state infatti le lotte interne al partito di maggioranza a causare le sue dimissioni. Da qui la decisione di regolare i conti con Tajani e Rampelli, ritenuti a lei ostili, e la vendetta finale.

Scusi Zappalà, perché adesso non ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa?

Perché questo non è il momento di parlare, è il momento di stare zitti.

E quando arriverà il momento di parlare?

Quando avremo fatto chiarezza nel Pdl.

D'accordo, ma lei da licenziato come si sente?

Io sono sereno e tranquillo. Due anni fa il presidente Berlusconi mi chiese se volevo fare l'assessore in Regione e io dissi di sì, ieri mi hanno detto te ne devi andare e io me ne sono andato. Ma io mica campo di politica, sto bene di mio, ho fatto una barca di soldi come ingegnere fino al 1994 e non ho problemi.

Si sente vittima di una vendetta?

Così scrivono i giornali.

Faccia uno sforzo...

Allora guardi, una cosa gliela dico, così tagliamo la testa al toro. Se l'onorevole Alfano commissariasse il Pdl Lazio farebbe l'unica cosa giusta da fare.

La colpa di tutto ciò di chi è?

Vuole nome e cognome? Onorevole Vincenzo Piso (coordinatore Pdl Lazio ndr), manco m'ha fatto una telefonata! Ieri pomeriggio quando mi è stato comunicato che non ero più assessore, una telefonata politica, non di commiato, l'avrei gradita.

Almeno con l'onorevole Tajani ha parlato?

Lo sento sempre Tajani, è mio fratello più piccolo.

E che vi siete detti?

No, questo non glielo dico.

Allora mi dia un parere sulla Polverini, lei come ci ha lavorato in questi due anni e mezzo?

Ci ho lavorato molto bene, abbiamo fatto delle cose notevoli per il turismo nella regione e sono molto soddisfatto del lavoro svolto.

Però la Polverini ha detto “mi tengo solo quelli di cui mi fido”, quindi non si fidava di lei?

Ma cosa vuole che le dica? Io sto sereno e tranquillo, mi so' vestito mò (mi sono vestito adesso, e sono quasi le 12 ndr), sono stato tutta la mattina in pigiama, meglio di così!

Senta, si dice che i “salvati” erano quelli che andavano a correre con la Polverini. Lei non pratica sport?

Diciamo che io ho superato l'età delle corse.

I più letti

avatar-icon

Claudia Daconto