Usa: le stragi nelle scuole
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Usa: le stragi nelle scuole

L'ultimo attacco è stato in Florida. Insieme agli uffici, sono i luoghi pubblici dove si registra il maggior numero di sparatorie

E'stata una notte di terrore alla Florida State University, dove un uomo ha aperto il fuoco in una delle biblioteche del campus ferendo almeno tre persone prima di essere ucciso dalla polizia.

La storia della Florida State University non riaprirà il dibattito sul porto di armi - già acceso negli Usa -, ma ci ricorda quanto le scuole siano uno dei punti più vulnerabili alla violenza degli Usa. Insieme ai luoghi di lavoro, nel corso degli anni, licei, college, università, se non quando sono le scuole elementari, sono stati il teatro di stragi, uccisioni di massa, o anche singoli omicidi, compiute per lo più da ragazzi. Alcuni di questi massacri sono diventata tristemente famosi. E nonostante il loro impatto emotivo sull'intero paese, non sono riuscite a modificare le leggi sul possesso delle armi.

Dal 1990, sono state più di 250 le vittime di sparatorie nelle scuole americane. quasi 180 dal 2000, una trentina dopo la strage di Newtown, il massacro nella Sandy Hook School.

Questo è l'elenco dei più gravi massacri degli ultimi 24 anni nelle scuole americane

1) Virginia Tech - 16 aprile 2007 - 33 morti - 25 feriti

Seung Hui-Cho, 23 anni, apre il fuoco all'interno del campus della Virginia. Le sue vittime sono altri studenti, professori, impiegati. Saranno due gli assalti. nell'intervallo tra l'uno e l'altro, nell'università c'è una drammatica caccia all'uomo. Seung si toglierà la vita alla fine della giornata. Tra una sparatoria e l'altra manderà un video per spiegare i motivi del suo gesto.

2) Sandy Hook Elementary School - 14 dicembre 2012 - 28 morti - 2 feriti

Una tragedia che ha sconvolto gli Stati Uniti ma che non ha prodotto una nuova legge restrittiva sulle armi come voleva Barack Obama. Adam Lanza, 20 anni, prima uccide la madre, poi si reca nella scuola dove lei insegnava e massacra altre 26 persone, tra cui numerosi bambini. Poi si suicida. Secondo i rapporti dei medici legali tutte le vittime sono state colpite più volte. Una di loro, aveva 11 proiettili in corpo. Queste sono le registrazioni delle chiamate al numero per le emergenze fatte dall'interno della scuola mentre il massacro procedeva.

3) Columbine High School - 20 aprile 1999 - 15 morti - 21 feriti

Eric Harris e Dylan Klebold entrano nella scuola e iniziano a sparare. Colpiranno altri studenti e insegnanti prima di suicidarsi dopo essersi asserragliati nella biblioteca,circondati dalle squadre speciali della polizia. La strage di questa scuola del Colorado è diventata un simbolo della violenza che si registra anche tra i giovani americani. Verranno girati film, scritti libri; inizierà un dibattito sul bullismo nelle scuole americane e la troppa esposizione degli adolescenti ai videogiochi e ai filmati violenti.

4) Red Lake - 21 marzo 2005 - 10 morti - 7 feriti

Jeffery Weise, 16 anni, prima uccide il nonno e la sua compagna nella Riserva Indiana di Red Lake, in Minnesota. Poi prende la sua macchina e si dirige alla scuola supeirore che frequenta. Uccide cinque studenti, un insegnante, una guardia giurata e poi si suicida.

5) Oikos University - Oakland - 7 aprile 2012 - 7 morti - 3 feriti

One Gogh è accusato di essere entrato in una classe di questa piccola università d'ispirazione religiosa, di averli costretti a mettersi contro il muro e dopo aver urlato "Vi uccido tutti", di aver aperto il fuoco contro di loro. Scappato dopo aver rubato la macchina di una delle vittime, Gogh è stato poi arrestato. Secondo gli psichiatri soffre di schizofrenia.

6) Isla Vista - California - 23 maggio 2014 - 7 morti - 13 feriti

Il 22enne Elliot Rodger compie una strage itinerante. Inizia ad uccidere tre persone nel suo appartamento. Poi salta in macchina e gira tra gli edifici del campus della Università della California a Santa Barbara. Colpisce tra gli studenti. Priam due ragazze, poi un giovane che si trova a poca distanza. La sua folle corsa continua, sparacontro la polizia due volte. Poi lancia la sua macchica contro altre autovetture che si trovano in un parcheggio. E'l'ultimo atto. Punta la pistola contro se stesso e fa fuoco.


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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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