L’avvocato Paolo Giachini, in gessato blu, seduto al tavolo rotondo del suo studio non smette di rispondere al telefono. L’uomo che ha difeso Erich Priebke e lo ha ospitato per oltre vent’anni in casa sua, ora è incaricato dalla famiglia di occuparsi della travagliata sepoltura. Mentre cerca di ingoiare un caco, risponde a una giornalista del New York Times che con voce preoccupata gli chiede: «Ma è vero che Eric Priebke è in un cimitero?». Imperturbabile: «Signora avrei voluto tenerlo a casa mia, ma i morti sa stanno nei cimiteri».
Dopo l’articolo di Repubblica che racconta della sepoltura segreta del suo cliente più famoso, i media di tutto il mondo si sono
scatenati. Ma lui non si scompone e inizia una lunga trafila di smentite: «Repubblica fa un giornalismo di basso livello: le foto che ha pubblicato sono assolutamente false, sembrano rubate da un brutto film di zombie. L’erba è alta e secca, ma non siamo più in estate. E la tomba si vede benissimo che è di oltre settant’anni fa, un assoluto falso. Stamattina appena ho visto l’articolo mi sono messo a ridere. E rideva anche il prefetto». Il telefono non si placa, giornalisti francesi insistono per sapere dove si trova il corpo del vecchio nazista, ma su questo Giachini non molla: «Neanche per la tomba di Hitler si è scatenata una simile caccia, ma io lascio che i media si scatenino, provino pure a cercarlo, io non dirò dove si trova, ho il mandato della famiglia di mantenere il segreto finché a Priebke non sarà data una vera e dignitosa sepoltura cristiana. Nell’articolo del direttore di Repubblica, c’è qualche notizia vera, ma perlopiù si tratta di cose confuse, imprecise. I fatti non sono quelli. Su 40 parole, 30 non sono vere». Anche perché la saga della salma del boia delle Fosse Ardeatine non è ancora finita: «Priebke avrà quella dignitosa sepoltura cristiana, come le leggi della nostra Costituzione stabiliscono. E sarà una sepoltura ufficiale, in un luogo dove la sua famiglia potrà piangerlo». Ci vorrà ancora qualche settimana perché il corpo di Priebke trovi pace, sarà spostato ancora e verrà seppellito, in Italia. E questa volta in un luogo che tutti conosceranno.