Sushil Kumar: ecco come ha speso la sua vincita "Il Milionario" indiano
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Sushil Kumar: ecco come ha speso la sua vincita "Il Milionario" indiano

Il ventisettenne del Bihar ha speso 200mila dollari per una casa, un tablet, uno scooter e un generatore di corrente. Lasciando il resto in banca

Nel 2009 ha commosso il mondo intero la storia di Jamal Malik, il protagonista di "The Millionaire" di Danny Boyle (otto premi Oscar), che da poverissimo si ritrova improvvisamente ricco trionfando al gioco tv del Milionario. Una favola che, in quanto tale, non avrebbe mai potuto trasformarsi in realtà. Se non fosse stata ambientata in India, il paese delle contraddizioni dove tutto può succedere.

E infatti nell'ottobre del 2011 Sushil Kumar, 27 anni, operatore informatico nel Bihar, lo stato più povero dell'India, finisce sulle pagine di tutti i giornali per aver vinto in una sola serata un milione di dollari. Con tredici risposte esatte ha guadagnato quello che, con il suo salario da cento dollari al mense, avrebbe accumulato in 800 anni. Trasformando una fantasia in realtà. Certo, a "Kaun Banega Crorepati", la verisone indiana di "Chi vuol esser milionario", il giovane Sushil non ha partecipato per caso. Si è preparato per mesi, con grinta, ascoltando e riascoltando i servizi della Bbc per essere pronto a rispondere a qualsiasi domanda. E ce l'ha fatta. Ha realizzato il suo sogno: avere la disponibilità economica necessaria per offrire ai suoi familiari una vita migliore, "normale".

Non solo: in meno di un anno Sushil ha dimostrato a tutti quegli invidiosi convinti che avrebbe speso il denaro solo per se stesso che non avevano capito nulla di lui. Perché dal giorno del trionfo di fine 2011 la sua quotidianità è cambiata, ma non è stata stravolta. Del milione di dollari guadagnati, infatti, ha scelto di spendere solo un quinto. Per saldare vecchi debiti e acquistare un generatore elettrico, smettendo di dipendere dalle interruzioni di energia tipiche della sua regione, un tablet, uno scooter e qualche vestito. Niente spese stravaganti, se non l'acquisto di un terreno su cui costruire una casa con nove stanze per la sua famiglia allargata (attualmente vivono in 11 in un appartamento di quattro ambienti), con cui ora condivide abitudini alimentari più raffinate: una tazza di latte al giorno, un po' di carne in più e frutta e verdura di prima scelta. Vale a dire uno stile di vita sobrio che, purtroppo, in uno stato come il Bihar va ben oltre la normalità.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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