Mattarella e Salvini
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta il ministro dell'Interno Matteo Salvini al termine dell'intervento al raduno dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato, nel 50° anniversario di fondazione, Ostia, 30 settembre 2018. ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE - PAOLO GIANDOTTI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
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Salvini e Mattarella, stessa frase, reazioni diverse

Il Presidente della Repubblica dice che va rivisto il patto di stabilità con l'Europa e tutti applaudono; ma quando lo diceva la Lega...

Sono due le frasi da ricordare della giornata politica di ieri; frasi che riguardano l'Europa (e non potrebbe essere altrimenti dato che il Conte bis è un Governo nato, creato, deciso e benedetto da Bruxelles) e l'economia.

Ognuna merita un'analisi approfondita.

La prima è di Sergio Mattarella: "Il Patto di Stabilità va rivisto", ha detto ieri il Presidente della Repubblica. Ecco.

Di per se la frase è sacrosanta, nessuna critica al Quirinale che ripete una cosa che Salvini dice da anni, tutti i giorni e che ripeteva fino a quando un mese fa era al Governo e stava lavorando alla manovra economica.

Il problema sono le reazioni: quando lo diceva il leader della Lega partiva il coro di critiche ed insulti; da Bruxelles arrivava la solita dichiarazione allarmata di Moscovici, lo spread (la cosa più manipolata e manipolabile del mondo) saliva di qualche punto, il Pd ci raccontava di un paese allo sbando sull'orlo del fallimento e di frasi "pericolose".

Questo se lo diceva Salvini. Ieri invece dopo la frase di Mattarella via al coro di applausi, dal Pd, da Bruxelles, dai mercati, da tutti. Non ci fosse da piangere verrebbe da ridere. Ma a questa cosa dei due pesi e delle due misure ci siamo ormai tristemente abituati.

La seconda frase è legata alla prima ed arriva proprio dal Parlamento Europeo; Mario Centeno (Eurogruppo) ha detto: "Avrete più flessibilità, con questo Governo l'accordo è più facile".

Adesso rileggetela e capirete tutto di questo Governo, di questa fase politica e del male che l'Europa, questa Europa abbia fatto e stia ancora facendo al nostro paese.

Centeno infatti per prima cosa accoglie la richiesta di Mattarella con un bel SI, quando invece alla medesima richiesta di Salvini la risposta era sempre stata NO. Ma, soprattutto ce la motiva: Questo Governo ci piace, quello di prima no.

Ecco. Strasburgo non ha in menet le sorti di un paese e della sua gente ma solo i suoi governi. Se sei amico vieni aiutato, se il governo non piace è guerra.

Tutto questo alla faccia della democrazia e della libertà di una nazione. Non più sovrana

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