Renzi, fiducia al Senato a quota 169
ANSA / MAURIZIO BRAMBATTI
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Renzi, fiducia al Senato a quota 169

"Non abbiamo più alibi". Matteo Renzi ottiene la fiducia al senato - Retroscena - Le reazioni web  - Sondaggio: vi ha convinto?  - Foto

00.40 Matteo Renzi, ha ottenuto la fiducia al Senato con 169 voti a favore e 139 contrari. Hanno votato no: Sel, Forza Italia, Lega Nord, Movimento 5 stelle e Gal. Un numero al di sotto delle aspettative che non supera quota 172 ottenuta dal governo del suo predecessore, Enrico Letta.

21.40 - Renzi replica al Senato

Il presidente incaricato comincia la sua replica al Senato nel giorno del dibattito con cui chiederà la fiducia ad uno dei due rami del Parlamento "E' ora di passare dalle parole ai fatti" è stata la dichiarazione più forte del prossimo premier. La seduta andrà avanti ad oltranza con le dichiarazioni di voto ed il voto stesso il cui risultato dovrebbe arrivare attorno all'una di notte.

Scontata la fiducia, malgrado i molti mal di pancia, soprattutto nel Pd ed in altri piccoli movimenti del mondo del centrosinistra. Renzi punta a quota 173 senatori, numero che gli permetterebbe di superare di un voto quanto ottenuto dal suo predecessore, Enrico Letta, la sera della sua fiducia.

20.30 - Fiducia prevista intorno a mezzanotte

Dovrebbe concludersi intorno alle 21,30, il dibattito sulla fiducia al nuovo Esecutivo. Al termine il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, svolgera' la sua replica. A seguire, sono previste le dichiarazioni di voto dei capigruppo. Sulla carta, il Governo Renzi dovrebbe superare i 161 voti della maggioranza assoluta a Palazzo Madama, grazie all'appoggio dei gruppi che gia' sostenevano l'Esecutivo Letta. L'esito del voto di fiducia e' atteso intorno a mezzanotte.

17.29 - Civati (Pd): "La mia una sfiducia di fatto"

"Il mio è il travaglio di tutti gli elettori che pensano che stiamo facendo un errore clamoroso. La mia è una sfiducia, di fatto". Così Pippo Civati, della minoranza PD, in merito alla decisione di votare la fiducia al Governo Renzi. Lasciare il partito? ""Me lo stanno chiedendo quasi tutti, capisce l'imbarazzo e la difficolta'. Penso che il progetto del PD è l'unico che possa rispondere ad una sinistra di Governo", dice.

17.18 - Prima telefonata tra Renzi e Obama

Matteo Renzi ha sentito il presidente Usa dopo la consegna del discorso programmatico alla Camera. "Yes", ha risposto il premier italiano ai giornalisti che gli chiedevano se la telefonata fosse andata bene. il presidente americano, confermando "i profondi legami che uniscono l'Italia e gli Stati Uniti, ha manifestato il suo apprezzamento per l'agenda di riforme del premier Renzi, sottolineando in particolare l'obiettivo comune di promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro". Obama ha inoltre lodato l'impegno del nostro Paese in Libia, Afghanistan e Siria.

16.44 - Maroni (Lega Nord): "Rimpiango Letta"

"Non ha mai parlato di Expo Milano 2015. Brutto segno, fa già rimpiangere Enrico Letta", scrive il presidente della regione Lombardia su Twitter.

16.41 - Toti (FI): "Attendiamo il programma"

"Il coraggio di scelte radicali". Radicalmente sbagliate o radicalmente giuste? Dopo il discorso di Renzi attendiamo fiduciosi il programma di Governo". E' quanto scrive su Twitter Giovanni Toti, Consigliere politico di Forza Italia.

16.22 - Per l'Italia: 11 senatori su 12 voteranno sì alla fiducia

Lo hanno riferito al termine della riunione del gruppo Pier Ferdinando Casini, Luigi Marino e Maria Paola Merloni. Il senatore Maurizio Rossi invece non parteciperà al voto.

15.20 - Matteo Renzi ha terminato il suo intervento. Dalle 20 la replica del presidente del Consiglio agli interventi dei gruppi e le dichiarazioni di voto.

- "Questo è il tempo del coraggio, che non esclude nessuno e non lascia alibi a nessuno"

- "Il futuro dell'Italia non è essere il fanalino di coda dell'Europa"

- "Il mio partito, il Pd, va la mia speciale gratitudine perché ha dato a me e ad altri la possibilità di mettersi in gioco. L'Italia deve diventare il luogo delle opportunità. Abbiamo una sola occasione, questa. Se perderemo questa sfida la colpa sarà solo mia. Non ci sono più alibi per nessuno, per me per primo"

- "Questo è il momento della svolta radicale"

- "Ho fatto sentire vicinanza a Lucia, l'avvocatessa sfregiata con l'acido dal suo ex fidanzato"

- "Sulla vicenda dei due marò garantisco l'impegno personale del governo"

- "A marzo faremo un piano industriale per singoli settori"

- "Sulla cultura ci sia il coraggio di aprire agli investimenti privati"

- "Chi nasce in Italia, dopo un ciclo di scuola deve essere italiana. Sui diritti civili dobbiamo fare lo sforzo di trovare un compromesso"

- "Dobbiamo evitare che il 25 maggio si voti per le province. Ripensiamole nell'ambito della discussione sul Titolo V"

"Con quale credibilità possiamo dire che è urgente intervenire sulla legge elettorale e poi perdere l'occasione del contingentamento dei tempi? Approvare l'Italicum alla Camera è una priorità. Politicamente esiste un legame netto con le riforme di Senato e titolo V: sono 3 parti della stessa cosa"

- "Urgente intervenire su legge elettorale"

- "Primo passo per recuperare credibilità è la riforma delle istituzioni. Oggi abbiamo un numero eccessivo dei parlamentari. Dobbiamo superare il Titolo V per come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. Dobbiamo rivedere le competenze di Stato e regioni. Proponiamo la riforma del Senato da marzo"

- "Necessario l'intervento sulla giustizia"

- "Prima delle elezioni vogliamo intervenire sul fisco"

- "Ogni centesimo speso dall Pa deve essere certificato on line"

"E' arrivato il momento di dire con forza che la politica deve affidare tempi certi anche al ruolo dei dirigenti. Non esiste il tempo indeterminato, con i governi che passano e i dirigenti restano e fanno il bello e cattivo tempo"- "Benvenuti gli investimenti esteri in Italia"

- "Ecco i nostri impegni: sblocco totale dei debiti della pubblica amministrazione attraverso diverso utilizzo Cassa depositi e Prestiti; costituzione e sostegno di fondi di garanzia per le piccole e medie anche attraverso l'agevolazione dell'accesso al credito; riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale attraverso misure serie, irreversibili, legate non solo a revisione spesa, che porterà nel corso del primo semestre del 2014 a vedere risultati immediati e concreti. Entro il mese di marzo porteremo in Parlamento la discussione sul piano lavoro"

- "Dal 2008 al 2013 la disoccupazione giovanile è passata dal 21% al 41%"

- "Le quattro riforme urgenti che vi proponiamo non posso oscurare quanto fatto dal governo Letta. Al presidente uscente riservo un pensiero particolare"

- "Scriverò domani una lettera ai sindaci per chiedere loro un punto della situazione sull'edilizia scolastica. ci si preoccupa della stabilità politica e non di quella delle aule scolastiche"

- "Non è facile stare in un partito il cui capo politico dice di non essere democratico - ha detto Renzi interrotto dalle proteste dei senatori grillini -  Aiutiamo i senatori del M5s che sono in difficoltà con la loro base"

- "Dobbiamo restituire valore sociale agli insegnati"

- "La parola 'politica' non è una parolaccia. La politica parte dalla centralità della scuola"

- "Non possiamo immaginare che qualcun altro risolva i nostri problemi"

- "Non sono Merkel o Draghi a chiederci di ridurre il debito"

- "Semestre europeo non è solo l'occasione per fare delle nomine. L'Europa non è la madre dei nostri problemi. Pensare all'Europa come matrigna è subalternità culturale. Nella tradizione europea e europeista sta la parte migliore dell'Italia"

- "Usciamo dal coro della lamentazione"

- "Propongo al Senato una legislatura di svolta"

- "Arrivare al 2018 ha senso solo se avvertiamo l'urgenza del cambiamento"

- "Noi del Pd non abbiamo paura di andare alle elezioni. Abbiamo vinto anche le ultime regionali"

- "Sulla legge elettorale e le riforme costituzionali si e' raggiunto "un accordo che va oltre la maggioranza di governo". Quell'accordo "lo rispetteremo nei tempi e nelle modalita' prestabilite".- "Viviamo un tempo di grandi difficoltà e grandi responsabilità"

- "Non ho l'età ma non siamo qui per una questione anagrafica. Vogliamo parlarvi di un messaggio di grandezza. Dobbiamo fare grandi sogni"

- "Dobbiamo recuperare la fiducia per uscire dalla crisi. Un paese arruginito, incatenato, bloccato da una burocrazia allucinante"

- "Siamo qui a chiedervi la fiducia che e' un gesto controcorrente non tanto nel linguaggio della politica. Noi vogliamo provare ad andare controcorrente"

- "Lo so che vi chiedo di essere gli ultimi senatori a votare la fiducia"

 "Ci avviciniamo in punta di piedi e con rispetto profondo e non formale che si deve a quest'Aula e alla storia del paese che qui ha un simbolo"

14.10 - Si e' aperta nell'Aula di Palazzo Madama la seduta dedicata al voto di fiducia al governo Renzi. Il premier ha appena preso la parola. Alle 20 sono previste le dichiarazioni di voto e alle 22 la prima chiama.

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