Ospedale con un solo medico. L'assurdo caso di Niscemi
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Ospedale con un solo medico. L'assurdo caso di Niscemi

Il sindaco del comune siciliano per protesta ha iniziato lo sciopero della fame e ha trasferito tutti gli uffici comunali dentro gli ambulatori del nosocomio

Un medico per un intero ospedale. È lui che visita i pazienti al Pronto soccorso; è lui che opera in sala operatoria ed è sempre lui che stabilisce cure e periodi di degenza nel reparto di chirurgia.

La vicenda dell’ospedale "Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi, Caltanisetta, ha dell’incredibile.

Ormai da mesi è solamente un medico a mandare avanti un’intera struttura ospedaliera in una cittadina che, a 80 chilometri da Caltanisetta, conta 37 mila abitanti. Non a caso per il nosocomio, la Asl, aveva previsto un organico di 13 medici e 20 infermieri. Ma ormai da molte settimane i medici sono scesi a 4 e gli infermieri si sono dimezzati.

La cosa ancora più grave, però, è che dei quattro medici due non sono neppure abilitati ad operare e a svolgere attività di pronto soccorso. Così i medici “operativi” rimangono due e ovviamente non possono svolgere il loro turno di lavoro nello stesso momento.

“E’ una situazione tragicomica che per il momento è più comica che tragica perché non ci è ancora scappato il morto- spiega a Panorama.it, il sindaco di Niscemi, Francesco la Rosa – ma corriamo il rischio che ogni giorno, ogni ora, si possa verificare un’urgenza, un fatto grave che potrebbe portare ad un decesso. Siamo sconcertati”.

Il sindaco La Rosa ci rilascia l’intervista da una delle stanze-ambulatorio dell’Ospedale Suor Cecilia Basarocco dove da ieri mattina ha trasferito tutto il suo ufficio: dal computer ai fascicoli, dalla stampante ai timbri per rilasciare e autenticare i documenti. Non solo, dalla mattina di lunedì ha iniziato anche lo sciopero della fame.

Sindaco, lei ha trasferito il Comune di Niscemi dentro l’ospedale e ha deciso di iniziare in segno di protesta il digiuno. Che cosa spera di ottenere?
Ho avviato lo sciopero della fame che proseguirà ad oltranza fino a quando non saranno garantite all'ospedale niscemese le condizioni minime di sicurezza previste per gli standard assistenziali, ovvero, tutti i medici che sono stati stabiliti originariamente per mandare avanti questa struttura: 33 persone di cui 13 dottori.”

Immagino che abbia parlato con i vertici della Asl. Che cosa le è stato detto?
In pochi mesi sono cambiati 5 manager al vertice della Asl. L’ultimo ci ha garantito che “sbloccherà” questa situazione ma ormai sono mesi che il nostro nosocomio va avanti con un solo medico… e la situazione adesso è diventata inaccetabile oltre che pericolosa per la sicurezza dei miei cittadini.

E lei per protesta ha deciso di trasferire il suo ufficio nell’ospedale..
Sì e non solo il mio. Ho deciso di trasferire, assieme ai colleghi della Giunta, tutti gli uffici municipali all'interno del nosocomio e non per una settimana ma in seduta permanente.

Lei ha presentato denuncia anche alla magistratura, immagino…
Certamente. Una denuncia estremamente dettagliata è stata presentata alla magistratura dopo il sopralluogo che l’Amministrazione comunale ha fatto all’interno dell’ospedale, perché siano accertate eventuali inadempienze. E adesso aspettiamo fiduciosi almeno nella risposta della Procura.

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Nadia Francalacci