Clamorosa svolta nelle indagini per gli omicidi di Gianluca Monni, lo studente 19enne di Orune (Nuoro), ucciso l’8 maggio 2015 mentre attendeva il pullman per andare a scuola, e del 28enne Stefano Masala di Nule (Sassari) scomparso il giorno prima e mai ritrovato. I carabinieri all’alba hanno arrestato tre persone e effettuato diverse perquisizioni. E gli arrestati sono i due sospettati di cui Panorama.it aveva già raccontato, in un articolo del 9 maggio 2015.
Per i due omicidi sono finiti in carcere Paolo Enrico Pinna, di Nule (Sassari), 18 anni, ma all’epoca dei fatti minorenne, e un suo cugino di Ozieri (Sassari), Alberto Cubeddu, 21 anni. I due sono accusati di omicidio volontario e di occultamento di cadavere (Masala non è mai stato ritrovato). Fra gli arrestati di oggi c’è anche Antonio Zappareddu, 25 anni di Pattada (Sassari), accusato solo di detenzione di armi.
Gianluca Monni è stato ucciso per vendicare un’offesa. Questo il movente che ha spinto Pinna, che (secondo la ricostruzione della complicata vicenda da parte degli inquirenti) era stato picchiato e umiliato, e privato della sua pistola da parte di Monni e dei suoi amici durante una festa di paese la notte tra il 13 e il 14 dicembre 2014. In quella circostanza Pinna avrebbe infastidito la fidanzata dello studente di Orune, che aveva reagito picchiando il minorenne. E quando Pinna ha puntato una pistola sullo studente, gli amici di Gianluca Monni lo hanno disarmato e pestato violentemente. Da qui il suo desiderio di vendetta, che lo ha spinto all’omicidio.
All’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Nuoro, coordinata dalla Procura di Nuoro, hanno partecipato anche i carabinieri del Comando provinciale di Sassari, del Ros, del Ris di Cagliari e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna. (ANSA).