Notificare, un bel problema
ANSA/ CLAUDIO GIOVANNINI
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Notificare, un bel problema

Molti procedimenti, anche divorzi, vengono rallentati o bloccate proprio per un mancato "contatto". Ma negli Stati Uniti si sono affidati a Facebook

Un magistrato americano - la cui arguzia al di fuori dei protocolli e delle ingessature della giustizia italica non finisce mai di stupirmi – avrebbe autorizzato una giovane infermiera ventiseienne a notificare a mezzo Facebook la richiesta di divorzio al marito resosi irreperibile in Ghana, sparito all'indomani delle nozze.
La sventurata aveva cercato il medesimo in lungo ed in largo, arrivando a commissionare anche un'investigazione privata per rintracciarlo e consegnargli a mani l'atto giudiziale.

Le notificazioni negli Stati Uniti assumono contorni talmente bizzarri da ispirare un film con Matthew Perry, reso famoso dalla serie televisiva Friends, che nei panni di Ufficiale Giudiziario si inventava i metodi più astuti per notificare gli atti giudiziari (“Tutta colpa di Sara" è il titolo della pellicola, vertente proprio sulle vicissitudini legati alla notifica di una richiesta di divorzio).

Nel caso della giovane sposa abbandonata dopo la celebrazione del matrimonio, l'ineffabile marito si era eclissato nella sua Africa comparendo solo sul suo profilo Facebook, dove anzi era attivo e tutt'altro che preoccupato del suo gesto. Da qui il giudice statunitense, per venire incontro alle esigenze della ricorrente, ha riconosciuto come la tecnologia e la diffusione di social network abbia assunto una valenza tale da giustificare l'equiparazione dei profili personali di Facebook o Twitter con domicili validi ai fini della notificazione.

Pare che la giovane oggi sia libera di ricostruirsi una vita, magari con un partner più affidabile.

Notificare, in gergo giuridico, significa attuare quel procedimento atto a dimostrare la conoscibilità di un'istanza di parte o di un provvedimento giudiziale al suo destinatario. Il problema, as usual, si manifesta quando quest'ultimo abbia una residenza anagrafica fittizia, non aggiornata o non coincidente con il suo domicilio o dimora ovvero quando, in casi limite, sia addirittura irreperibile.

Il Legislatore italiano ha previsto ed inserito nei 'codici di rito' una nutrita serie di norme volte a disciplinare queste ed altre fattispecie ma, all'atto pratico, non è mai così semplice, come ben sanno gli operatori di diritto.

Le eccezioni su irregolarità della notifica possono differire un processo penale, stimolando la prescrizione, ritardare l'esecuzione forzata di un credito, procrastinare ad altra udienza un processo in materie urgenti e delicate. Come ad esempio nel diritto di famiglia. E noi avvocati siamo costretti, a nostra volta, ad inventarci modalità alternative per agevolare il perfezionamento della notifica, affrontando difficoltà inenarrabili.

Quindi ben vengano certe decisioni avanguardistiche: sfruttare la tecnologia per rendere la giustizia - di cui la notificazione è solo un aspetto, un dettaglio che compone il quadro – più celere e veloce, certa ed inequivocabile.
Piccoli passi, pionieristici e forse destinati a non attraversare l'oceano, ma uno spunto per riflettere andando oltre le PEC, la firma digitale ed altri marchingegni che riguardano unicamente una piccola parte di popolazione.
Il tutto aspettando che si realizzino le riforme della giustizia nel Nostro Paese, leggi che non siano di mera propaganda o di facciata ma assolvano a concreti obiettivi come quella del c.d. Divorzio breve, approvato dal Senato ed ora al vaglio della Camera dei Deputati: se passerà indenne gli emendamenti e le discussioni d'aula, finalmente l'Italia avrà una norma che consentirà una compressione dei tempi necessari a conseguire la libertà di stato (prerogativa del procedimento di divorzio) senza attendere i canonici tre anni dalla separazione.
Un mondo che gira sempre più veloce deve avere una giustizia al passo, una giustizia che fornisca al cittadino risposte celeri e tempi ragionevoli: divorzio breve e futuribile notificazioni via Facebook o altro social puntano in questa direzione, magari facendo arricciare il naso ai puristi, a coloro che sono affezionati al passato ed ai protocolli consolidati, ma sono comunque un segnale che illumina di speranza questo fondamentale segmento di ogni società civile.

Info: Avvocati divorzisti Milano

Per richieste: segreteria@danielamissaglia.com

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Daniela Missaglia

Avvocato matrimonialista e cassazionista, è specializzata in Diritto di famiglia e in Diritto della persona. Grazie alla sua pluridecennale esperienza è spesso ospite in trasmissioni televisive sulle reti Rai e Mediaset. Per i suoi pareri legali interviene anche su giornali e network radiofonici. Info: https://www.missagliadevellis.com/daniela-missaglia

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