Mio padre ucciso due volte: dai terroristi e dallo Stato
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Mio padre ucciso due volte: dai terroristi e dallo Stato

La lettera aperta del figlio del Sindaco di Firenze ucciso dalle Brigate Rosse nel 1986

Firenze, 17 gennaio 2013                                                                                                 Lettera Aperta

                                                           

Ai Sig.ri Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati

Al Sig. Ministro di Grazia e Giustizia

Alla Procura della Repubblica di Roma

     

Sono Lorenzo Conti, figlio di Lando, già Sindaco di Firenze, assassinato dalle Brigate Rosse il 10 febbraio 1986.

Premessa

Prima di giudicare il contenuto della lettera Vi chiedo gentilmente di porVi, per qualche minuto, dalla parte delle famiglie delle vittime.

Mi hanno insegnato l’utilizzo della tolleranza come strumento di gestione della democrazia. Tollerare però, non può essere interpretato come “subire passivamente le azioni altrui”.

I nuovi fatti

Grazie alla sensibilità dell’Onorevole Francesco Biava (PDL), che ringrazio pubblicamente per la sensibilità e ricerca di verità,  è stata fatta un’interrogazione parlamentare urgente al Ministro dell’Interno (con risposta scritta n° 4-12465) circa la mitraglietta Skorpion che uccise, in ordine temporale, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta (1978), il professor Ezio Tarantelli (1985), l’ex sindaco di Firenze Lando Conti (1986) e il senatore democristiano Roberto Ruffilli (1988).

Come risposta, in data 29 maggio 2012, il Ministro dell’Interno rispondeva, in sintesi:

  • nel 1971 l’arma fu acquistata regolarmente presso un’armeria di Sanremo da Enrico Sbriccoli, cantante noto al pubblico con il nome d’arte “Jimmy Fontana”
  • Nel 1979 il cantante riferì di aver venduto nel 1977 la sua Skorpion al funzionario di polizia dr Antonio Cetroli per la somma di 200.000 Lire pagati con assegno bancario presso l’armeria “Buonvicini” di Roma.
  • La signora Buonvicini non confermò i particolari riferiti agli inquirenti dal cantante.
  • Il funzionario di polizia dr. Antonio Cetroli ha sempre escluso di aver acquistato armi
  • Nel maggio del 1979, nel “covo delle Brigate Rosse di Viale Giulio Cesare a Roma” fu ritrovata l’arma.
  • La necessità di sentire lo Sbriccioli (Jimmy Fontana) riemerse dopo gli omicidi di Tarantelli, Conti e Ruffilli. Il cantante confermò di aver ceduto due pistole al dr. Cetroli precisando però di aver ricevuto come corrispettivo la somma di 200.000 Lire in contanti. A seguito di tali dichiarazioni fu nuovamente sentito il dr. Cetroli
  • Il 21 settembre 1988, dinanzi al Procuratore Aggiunto della Repubblica (Firenze) il funzionario dichiarò nuovamente di non aver mai acquistato le pistole.
  • Gli accertamenti presso le cancellerie penali del Tribunale e della Procura della Repubblica di Firenze non hanno consentito di rinvenire alcun atto concernente l’esito di un eventuale procedimento instaurato dall’Autorità giudiziaria a carico del dr. Cetroli
  • Gli autori dell’eccidio di Via Acca Larentia non sono stati mai individuati
  • E’ verosimile che l’arma utilizzata per l’attentati sia confluita nell’arsenale delle Brigate Rosse attraverso la successiva adesione alla formazione eversiva di uno o più soggetti che la detenevano.

Le mie personali riflessioni

È difficile commentare l’ennesima “schifezza” accertata. Ciò che ritengo assai grave è che se ne dia notizia “tranquillamente” al Parlamento Italiano senza ricorrere alla necessità di un percorso che conduca alla verità.

Anche in questo caso troviamo persone che non hanno riferito la verità, magistrati che non hanno svolto le indagini e che non hanno applicato regolarmente la Legge come previsto dalla nostra Costituzione.

Il risultato di tutto ciò è l’inutile morte di uomini onesti…

Se Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta non fossero appartenuti al MSI ma al PCI e se Lando Conti non fosse stato del PRI e massone, tale “comportamento investigativo” sarebbe stato identico ?

Le richieste

Visto quanto sopra, chiedo:

Ai Sig.ri Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati di:

  • Aprire una Commissione Parlamentare d’inchiesta circa l’omicidio di Lando Conti e della mitraglietta Skorpion andando a sentire:

o      Jimmy Fontana per far chiarezza a chi realmente vendette la mitraglietta

o      La Procura di Firenze per:

§     Motivi di non condanna a Democrazia Proletaria per gli atti di diffamazione nei confronti di Lando Conti avvenuti prima dell’omicidio

§     perché non si è mai aperta una indagine contro Democrazia Proletaria nonostante quanto affermato sulla sentenza di 1° grado emessa dal Giudice Armando Sechi il 21.05.1992?

§     Motivi di non condanna a Jimmy Fontana per compravendita illegale di armi da guerra

§     Motivi non condanna a Barbara Balzerani per rivendicazione omicidio

§     Apprendere se esistevano rapporti di parentela tra un magistrato fiorentino in servizio e il terrorista Daniele Bencini

§     …

Al Sig. Ministro di Grazia e Giustizia di:

  • Attribuire il fascicolo e le indagini sull’omicidio di Lando Conti ad altra Procura fuori dalla Toscana. Presupponendo i motivi di si tanta pochezza investigativa di alcuni magistrati fiorentini che hanno “seguito” il caso Lando Conti, certo della non trasparenza applicata, in presenza di documentazione comprovante straordinari “omissis”, preferisco che l’omicidio Lando Conti sia seguito da altra Procura della Repubblica.

Alla Procura della Repubblica di Roma di:

  • Verificare se sussistono elementi tali da presupporre una trattativa tra Stato e Brigate Rosse in relazione ai cosiddetti “anni di piombo”. Sembra, infatti, assai strano il completo reinserimento degli ex terroristi anche assunti nelle Amministrazioni pubbliche (es. Maurizio Azzolini Comune di Milano, Marcello Basili Università di Siena, Ognibene Comune di Bologna ecc…)

Qualora non ricevessi una puntuale risposta alle richieste entro il 30 giugno 2013, mi troverò costretto a procedere legalmente contro lo Stato Italiano, a livello nazionale ed internazionale, per i seguenti reati: violazione dei diritti dell’uomo, violazione della Costituzione, favoreggiamento al terrorismo, occultamento di prove, omissione in atti di ufficio con conseguente richiesta per danni morali e materiali.

Questa è la mia risposta a tanta cattiveria, ipocrisia ed infamia e sono convinto che mio padre approverebbe con plauso.

Spero di non essere lasciato solo in questa battaglia per la Democrazia, la ricerca della Verità e la Giustizia.

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