Landini contro Renzi: le parole sbagliate
Il segretario della Fiom accusa il premier di non avere il consenso di "persone oneste". Poi chiarisce: "mi riferivo alle persone che pagano le tasse"
Maurizio Landini, segretario della Fiom, avrebbe detto: "Renzi riconosca che non ha il consenso delle persone oneste, dei lavoratori e di chi cerca un lavoro". E le agenzie sono corse a battere la dichiarazione. Poi ha chiarito: "Mai pensato - come mi viene attribuito da alcuni mezzi di informazione - che Renzi non ha il consenso degli onesti, ma che il premier non ha il consenso della maggioranza delle persone che per vivere devono lavorare o che il lavoro lo cercano e che sono nella parte onesta del paese che paga le tasse".
L'occasione è il corteo dei 20 mila metalmeccanici di questa mattina a Napoli, nuova occasione di scontro tra il leader del sindacato e il premier: "A quelli che hanno la coda di paglia dico: facciano i provvedimenti".
Ma la frittata è fatta e le reazioni non si sono fatte aspettare: "Io personalmente mi ritengo molto onesto. Anzi non onesto, di più", ha subito commentato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. E Orfini, presidente del Pd, si è affidato a Twitter:
Dire che governo nn ha consenso delle persone oneste offende milioni di lavoratori che nel Pd credono.Spiace che a farlo sia un sindacalista
orfini (@orfini) 21 Novembre 2014
"Le parole di Landini di oggi sono inaccettabili. Prima di arrivare a un punto di non ritorno bisogna abbassare il livello dello scontro e ritrovare il filo del dialogo. È un gioco a perdere, in cui l'unico ad essere sconfitto è il Paese" ha invece dichiarato Gianfranco Librandi di Scelta Civica.
Ma Landini ha ribadito di essere stato frainteso e ha continuato: "Il premier ha detto che il mestiere degli altri è solo scioperare e che lui invece crea lavoro. Ho pensato che nella storia del mondo c'era stata una persona, Gesù Cristo, che aveva fatto miracoli camminando sull'acqua e moltiplicando pani e pesci, ma nemmeno lui era riuscito a creare lavoro. Mi sono chiesto se siamo di fronte ad un delirio di onnipotenza o ad una persona che non è in grado di affrontare i problemi di questo paese".