E' guerra nel Pacifico?
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E' guerra nel Pacifico?

La minaccia nordcoreana tra missili e bombe atomiche - i piani d'attacco - chi è Kim Jong Un - gli armamenti nucleari nel mondo -

Alla Casa Bianca non sembrano convinti che la Corea del Nord faccia sul serio. Nonostante le minacce di attacco nucleare contro il territorio degli states e le basi nel Pacifico (in Corea del Sud, a Guam, in Giappone e alle Hawaii) la risposta di Washington non ha finora espresso una forte deterrenza nei confronti di Kim-Jong Un.

Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal  l’amministrazione Obama vuole evitare toni accesi per non provocare un ulteriore aggravarsi della crisi rinunciando di fatto ad assumere iniziative offensive nei confronti della Corea del Nord. Ciò nonostante tutti i protagonisti si preparano al peggio mettendo in allerta i dispositivi militari. La minaccia nordcoreana è del resto concreta perché non ci sono dubbi circa la disponibilità di armi atomiche e di missili balistici con diverse prestazioni e gittata.

Vettori a breve raggio (Hwasong derivati dagli Scud) in grado di devastare la Corea del Sud, a medio raggio (Nodong e Taepodong 1) che possono raggiungere il Giappone, Okinawa e Guam e a lungo raggio (ultime versioni del Taepodong 2 ) in grado di colpire l’Alaska e forse anche altre aree del territorio statunitense. Missili che possono imbarcare di certo testate chimiche disponibili anche per razzi campali e proiettili d’artiglieria di grosso calibro. La Corea del Nord dispone di alcune armi atomiche ma non è certaa la disponibilità di testate missilistiche nucleari. In pratica Pyongyang ha “la bomba” ma non è detto che sia riuscita a imbarcarle sui missili balistici.

La minaccia missilistica nordcoreana ha indotto tutti i vicini a dotarsi di armi anti missile statunitensi come i Patriot (divenuti famosi nelo 1991 quando intercettarono alcuni Scud iracheni) adottati da Corea del Sud, Giappone e Taiwan mentre il Pentagono ha annunciato che schiererà sull’isola di Guam (uno degli obiettivi dichiarati da Kim Jong Un) alcune batterie del nuovo sistema THAAD. In realtà per fermare i missili nordcoreani gli Stati Uniti dispongono anche del sistema Aegis dotati di missili Standard imbarcati su molte navi della Settima Flotta del Pacifico e del resto Washington utilizza molti sensori, dai satelliti ai droni, per tenere sotto stretto controllo ogni movimento sospetto in Corea del Nord.

Probabilmente l’ipotesi più verosimile non riguarda il rischio di una guerra nucleare tra Corea del Nord e Stati Uniti ma che le tensioni in atto determinino incidenti di confine tra le due Coree. In quel caso il confronto rischierebbe di allargarsi evidenziando l’inferiorità tecnologica delle forze del Nord, dotate di vecchi mezzi sovietici, rispetto ai sofisticati e avanzati strumenti militari sudcoreani. Un conflitto del genere consentirebbe però a Pyongyang di minacciare direttamente i 15 milioni di abitanti di Seul, metropoli a tiro dei razzi e dei cannoni  a lunga gittata nordcoreani schierati lungo il 38° Parallelo.

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Gianandrea Gaiani