Fotovoltaico, prezzi in netta discesa dopo la fine dello sconto in fattura
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Fotovoltaico, prezzi in netta discesa dopo la fine dello sconto in fattura

Il centro studi di Otovo ha rilevato la diminuzione del costo di un impianto del 28% da novembre 2022 ad oggi

Prezzi in discesa dopo la fine dello sconto in fattura

Lo certifica il centro studi di Otovo, startup dedicata alla vendita e installazione di impianti fotovoltaici, che analizzando i prezzi di mercato, ovvero quanto costa ogni watt di fotovoltaico istallato ha rilevato la diminuzione del costo di un impianto del 28% da novembre 2022 ad oggi. Il prezzo è dunque passato da 2.900 euro per watt istallato a 2.100.

E dunque il prezzo, sgravato dal costo di cessione che era di circa il 20% o anche maggiore e dai maggiori costi del materiale dovuti alla forte domanda, sono immediatamente scesi. Resta invece lo sconto fiscale detraibile in 10 anni del 50% di quanto pagato.

“Facendo un esempio concreto, con il repentino calo della domanda generato dal Decreto governativo del 16 febbraio scorso, la fine del Superbonus e l’offerta sempre stabile, ciò che ne è risultato è stato un calo dei costi- ha spiegato Fabio Stefanini, Managing Director Italia, Austria e Svizzera di Otovo– da sottolineare anche che togliendo gli sgravi delle accesi in bolletta in aprile il costo dell’energia tornerà a salire e dunque l’istallazione di un impianto fotovoltaico sarà sempre più conveniente”.

Il confronto dei preventivi tra pre e post-decreto

Da analisi di Otovo su dati del portale Gaudi di Terna è emerso che che il prezzo di un impianto medio da 6 Kw prima dell’abolizione della cessione del credito si aggirava attorno ai 17.400 euro che, scontati del 50%, risultavano quindi 8.700.

Nel post-decreto, invece, il costo medio di un impianto è sceso intorno ai ai 12.600 euro, recuperabili al 50% nel corso dei successivi 10 anni tramite le tasse. La cifra recuperabile sarebbe dunque intorno ai 6.300 euro, ovvero 630 euro all’anno. Anche attualizzando le detrazioni, che non sono immediate ma differite nel tempo la spesa per il cliente risulterà dell’11% inferiore rispetto a quanto avrebbe pagato con lo sconto in fattura. Inoltre i costi a carico dello stato sono minori.


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Redazione Verità e Affari