migranti-goro
ANSA/ FILIPPO RUBIN
News

Il no ai migranti di Goro e Gorino

Gli abitanti del ferrarese si sono opposti all'arrivo di 11 donne e 8 bambini. E hanno vinto. Renzi in difficoltà: "Lo Stato non è stato all'altezza"

La provincia di Ferrara si è ribellata: non vuole più profughi sul territorio. Nella tarda serata di ieri a Gorino e a Goro, due comuni del ferrarese, un gruppo di abitanti è sceso in strada e ha eretto delle barricate, per impedire il passaggio dei pullman che avrebbero dovuto portare 11 donne e 8 bambini profughi all'Ostello di Gorino, requisito dal Prefetto di Ferrara, Michele Tortora, per affrontare l'emergenza nel piano di accoglienza nazionale.

- LEGGI ANCHE: Migranti, tutte le stragi del mare nel 2016

Una protesta clamorosa che ha coinvolto il territorio del Delta del Po ferrarese, stanco del continuo arrivo di profughi nelle strutture disseminate sul territorio e che, in qualche modo, ha sortito il suo effetto: i profughi sono stati dirottati, temporaneamente, ad altre strutture della provincia ferrarese: Fiscaglia, Ferrara e Comacchio.

In serata è giunto anche il commento del premier Matteo Renzi. "È una vicenda molto difficile da giudicare. Da un lato c'è comprensione, anche se non condivisione, nei confronti di una parte della popolazione molto stanca e preoccupata, dall'altra ci sono 11 donne e 8 bambini: forse noi come Stato non siamo stati all'altezza".

Bancali di legno per chiudere tre strade
La mediazione, durata molte ore, è stata raggiunta con prefettura, carabinieri e polizia, grazie anche all’intervento del sindaco di Ferrara e di altri comuni della provincia senza che vi fossero scontri.

I manifestanti, infatti, avevano posizionato bancali di legno in tre punti d'accesso al paesino del Delta del Po per contrastare la decisione della Prefettura di requisire parzialmente l'ostello bar Amore-Natura.
Un decisione che la prefettura aveva comunicato, alcuni giorni fa, con un avviso dove spiegava che tenuto conto della saturazione delle strutture già funzionanti era stata necessaria la requisizione dell'ostello per ospitare inizialmente 11 donne con i loro bambini, per un totale di 18 persone.

Una decisione che ha fatto scattare immediatamente la reazione dei residenti dei due paesi affacciati sul Mare Adriatico. Al termine della mediazione, la Prefettura ha "dirottato" il gruppo di 11 donne destinate all'ostello, in parte a Comacchio (4), in parte a Fiscaglia (4) e Ferrara.

La protesta non si ferma
Ma la protesta dei residenti continua. Resta attiva ancora una delle tre barricate nella Provinciale tra Goro e Gorino, dove vengono fatte passare solo le auto. Ma questa mattina 'scendono in strada' anche i marittimi e i pescatori che hanno annunciato che non andranno in mare e non manderanno i figli a scuola.

La Prefettura: provvedimento a "carattere eccezionale"
Il prefetto Tortora aveva spiegato che la requisizione aveva “carattere eccezionale straordinario” e aveva rivolto un appello ''ad amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato e strutture ecclesiastiche affinché offrano ogni collaborazione'', anche per ''ulteriori esigenze''.
Il titolare dell'ostello, Filippo Rubini, però, avrebbe detto al quotidiano la Nuova Ferrara che una settimana fa, contattata, la struttura si era detto non disponibile ad accogliere i profughi ma poi la situazione si era concretizzata con l'annuncio dell'arrivo a poche ore dal trasferimento.

I più letti

avatar-icon

Nadia Francalacci