La Corea del Nord sfida il mondo e, a sorpresa, effettua il quarto test nucleare affermando di aver utilizzato “con successo”, e per la prima volta, una bomba a idrogeno, passo ulteriore per lo status di Superpotenza militare.
Una mossa che ha spiazzato la Cina, l’alleato storico, e che ha trovato l’immediata e durissima condanna di Usa, Corea del Sud, Giappone (e Russia), con tanto di convocazione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Kim Jong un, vita da dittatore

Pyongyang: Kim Jong-un il dittatore della Corea del Nord
Kim Jong un, vita da dittatore

Pyongyang: Kim Jong-un il dittatore della Corea del Nord
Kim Jong un, vita da dittatore

Il dittatore nordocreano Kim Jong-un
Kim Jong un, vita da dittatore

8 ottobre 2015. A Pyongyang, in Corea del Nord, una donna cammina davanti alla facciata di un edificio su cui campeggiano le gigantografie dei ritratti del dittatore Kim Jong-Il e del suo predecessore e padre, Kim Il-Sung (a sinistra). La Corea del Nord si sta preparando a sontuosi festeggiamenti per il 70° anniversario di fondazione del Partito dei Lavoratori.
Kim Jong un, vita da dittatore

Il leader nordcoreano Kim Jong-un a Pyongyang – 15 Aprile 2015
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Il dittatore nordcoreano Kim Jong sorridente durante la visita in un frutteto alla periferia di Pyongyang
Kim Jong un, vita da dittatore

kim jong un, dittatore della Corea Nord
Kim Jong un, vita da dittatore

Kim Jong un , il dittatore della Corea del Nord, circondato dai piloti dell’esercito nordcoreano
Kim Jong un, vita da dittatore

Kim Il sung e suo figlio Kim Jong il in un campo di Kimjongilias, fiori che portano il loro nome
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La cerimonia per il compleanno di Kim Jong il
Kim Jong un, vita da dittatore

In mezzo alle foto ufficiali non poteva mancare quella dell’instancabile leader al lavoro
Kim Jong un, vita da dittatore

La sfilata di alti ufficiale che, insieme all’attuale leader, rendono omaggio al defunto Kim
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Un’immagine realizzata dall’agenzia di stampa nordcoreana (KCNA) che mostra la cerimonia per il compleanno di Kim Jong il
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Kim Jong un impegnato a visitare un nuovo complesso a Pyongyang,
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Il dittatore nord coreano Kim Jong un
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Kim Jong un in visita ai campi militari
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L’esercito della Corea del Nord applaude il leader Kim Jong un
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EPA/Rodong Sinmun
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Il dittatore coreano Kim Jong-un
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Kim Jong un, vita da dittatore

AFP PHOTO / Ed Jones
Kim Jong un, vita da dittatore

Kim Jong-Un con il vice presidente cinese Li Yuanchao nel 2013
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Kim Jong-Un
Kim Jong un, vita da dittatore

Dicembre 2013. Kim Jong-Un sovrintende all’ordine di lancio di un satellite
Kim Jong un, vita da dittatore

Luglio 2012. Kim Jong un assiste a un concerto di una banda militare
Kim Jong un, vita da dittatore

25 luglio 2013: Kim Jong un inaugura un cimitero di guerra
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Kim Jong-Un tra i militare in servizio in una base missilistica
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Kim Jong-Un a maggio 2013
Kim Jong un, vita da dittatore

Kim Jong-Un assiste all’inaugurazione di una statua dedicata ai suoi predecessori, Kim Il-Sung e Kim Jong-Il
Kim Jong un, vita da dittatore

Kim Jong un, vita da dittatore

Kim Jong-Un all’inaugurazione di una statua dedicata ai suoi predecessori, Kim Il-Sung e Kim Jong-Il
Kim Jong un, vita da dittatore

Kim Jong-Un in visita al Ministero della Sicurezza
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Kim Jong – Un e Dennis Rodman (Ansa/Epa Kcna)
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Kim Jong-un in barca durante una visita ad una unità militare su un’isola occidentale al confine con la Corea del Sud, 7 marzo 2013 (Credits: ANSA /EPA)
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Kim Jong-un con la moglie Ri Sol-ju ad una cerimonia a Pyongyang, 25 luglio 2012. Immagine è stata presa dal sito Web Kcna (Credits: EPA /KCNA )
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Il leader della Corea del Nord Kim Jong un
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Kim Jong-un presiede una riunione in una località segreta per decidere strategie belliche contro gli Stati Uniti e la Corea del Sud. 29 marzo 2013 (Credits:ANSA / Kcna Corea del Sud)
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Kim Jong-un durante il discorso in TV
Kim Jong un, vita da dittatore

Kim Jong-un sorridente e soddisfatto (Credits: AP Photo/Korean Central News Agency via Korea News Service)
Il messaggio alla nazione
“Abbiamo effettuato con successo un test nucleare per difenderci dagli Stati Uniti”, ha diffuso l’emittente di Stato Kctv a un Paese nella morsa del freddo, attraverso il volto della anchorwoman Ri Chun-hee, quella degli annunci più importanti e solenni, come le morti di Kim Il sung e Kim Jong il, padre e figlio, rispettivamente fondatore della Nazione e promotore del Songun, la politica dei “militari prima di tutto”.
“Se gli Usa non violeranno la sovranità della Corea del Nord non useremo l’arma nucleare“, è stato un altro passaggio del messaggio seguito da decine di persone anche davanti al maxi schermo davanti alla stazione centrale di Pyongyang. Una affermazione ribadita anche all’Onu: “non saremo mai i primi ad usare l’atomica”.
Destabilizzare la regione
Il segretario generale Ban Ki-moon, un sudcoreano, è stato perentorio: “il nuovo test è profondamente preoccupante, destabilizzante per la sicurezza della regione, e costituisce una seria minaccia per la comunità internazionale”, ha dichiarato, chiedendo a Pyongyang di “rispettare i suoi obblighi sulla denuclearizzazione” e chiedendo “l’immediata sospensione di ogni attività” capace di “destabilizzare in profondità la regione” su cui, al contrario, il riavvio di un faticoso dialogo tra Nord e Sud aveva fatto sperare in meglio sul futuro della penisola.
Nuove sanzioni
E ci sono nuove sanzioni in vista per la Corea del Nord. Lo ha annunciato, dopo una riunione di emergenza, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che ha definito il nuovo test una “chiara violazione” delle sue risoluzioni, assicurando che inizierà a lavorare immediatamente su ulteriori misure restrittive con una nuova risoluzione: l’ultima di una lunga serie che però non è servita a frenare la corsa al nucleare militare della Corea del Nord.
L’opposizione degli alleati cinesi
Anche la Cina, con una portavoce del ministero degli Esteri, ha chiaramente espresso “ferma opposizione” al test, peraltro “non anticipato” e che viola gli obblighi contenuti nelle risoluzioni Onu, riservandosi di fare “tutti gli approfondimenti possibili per fare chiarezza sulla vicenda”.
I dubbi degli Usa
“È un evento storico nella storia del Paese“, frutto della decisione dell’attuale leader Kim Jong un che “il 3 gennaio”, 5 giorni prima del suo 33/mo compleanno, ha siglato l’ordine di via libera all’operazione. Una bomba all’idrogeno, su cui militari, 007 di Seul e anche la Casa Bianca, hanno espresso forti dubbi a causa della contenuta detonazione (“solo” 6 chilotoni, invece dei 20-50 megatoni degli esperimenti russi e americani), che ha creato un sisma artificiale di magnitudo 5.1, secondo il servizio geologico Usa, con epicentro a Punggye-ri, nell’est del Paese, il poligono nucleare di Pyongyang.
Prudente ma risoluta la Casa Bianca nella sua prima reazione: “le prime analisi non concordano con la rivendicazione del regime di aver testato con successo una bomba all’idrogeno”, ha riferito in un briefing il portavoce, Josh Earnest, ammonendo pero’ che ogni test nucleare e’ una “provocazione” e una “flagrante violazione” delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu. “Una provocazione inaccettabile e irresponsabile”: aveva condannato poco prima il Pentagono dopo un colloquio tra il segretario alla difesa Usa Ash Carter e il suo collega sudcoreano Han Min-koo, che hanno concordato sull’opportunita’ di “conseguenze”.
Le condanne dell’Europa
Condanne unanimi anche da Gran Bretagna, Francia e Italia, con il ministero degli Esteri, Paolo Gentiloni che ha parlato di “grave violazione del diritto internazionale”. Intanto il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha convocato un vertice straordinario per “un esame immediato della situazione” e la successiva condanna senza appello del test. Mentre il capo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per il Trattato sul bando dei test nucleari, Lassina Zerbo, ha chiarito che, se confermata, la prova di forza del Nord “sarebbe una violazione e una grave minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”. Di sicuro, l’avvio di un nuovo ciclo di negoziati ad altissima tensione.
Gli esperti sostengono che ci vorranno “giorni o settimane” per stabilire la veridicità del test, tuttavia la reazione dei paesi più vicini, Corea del Sud e Giappone è stata immediata. “Prenderemo le giuste contromisure, reagiremo”, hanno detto all’unisono, la presidente Park Geun-hye e il premier Shinzo Abe, che hanno ricordato il perdurare delle violazioni degli accordi passati presi presso il Consiglio di sicurezza dell’Onu, assicurando stretta cooperazione con gli alleati, Usa in testa. Che aggiungono un ulteriore grattacapo dopo la fiammata delle tensioni tra Arabia Saudita e Iran. (Ansa)