Bce, c'è troppo lavoro. E i dipendenti scrivono a Draghi
Economia

Bce, c'è troppo lavoro. E i dipendenti scrivono a Draghi

Acque agitate all'Eurotower di Francoforte, dove lavorano 1.100 precari che lamentano il mancano pagamento degli straordinari

A chi nulla, a chi troppo. Sembra proprio che non ci sia giustizia neppure in fatto di lavoro in Europa. Mentre, infatti, i Paesi europei (e non solo) fanno i conti con i dati preoccupanti sulla disoccupazione in crecita, c'è un posto nel cuore del Vecchio Continente dove qualcuno si lamenta per l'eccesso di lavoro. È l'Eurotower, ovvero la sede della Bce, la Banca centrale europea. L'istituto guidato da Mario Draghi sta vivendo ore di grande agitazione e non per le sorti dell'Unione europea, quanto piuttosto per il carico di lavoro che si trovano a sbrigare i dipendenti.

A sollevare la questione è stata una lettera, inviata proprio a Mario Draghi, nella quale il numero uno della Bce viene avvertito del "serio rischio operativo potenziale per la Bce". Parola di Marius Mager, ovvero il presidente dell'Ipso, sigla che sta per European and International Public Service Organization, che tradotto in parole povere altro non e' il sindacato che rappresenta i dipendenti della Banca centrale europea. O meglio, il 40% dei lavoratori dell'Eurotower, come spiegato con orgoglio dallo stesso Mager.

Ma qual è il problema dei dipendenti della Bce? Come spiegato nella lettera, il super lavoro a cui è stata chiamata la Banca centrale europea in questo momento di crisi, con "il crescente numero di assenze prolungate" provocato da "missioni nei paesi" membri sta creando sempre più difficoltà a tutti i lavoratori. Insomma, le continue verifiche in paesi come Grecia, Portogallo e Irlanda da parte della cosiddetta Troika (oltre ai rappresentanti della Bce, anche della Commissione europea e del Fondo monetario internazionale) crea un super lavoro per i colleghi che restano a Francoforte. Ci sono poi da aggiungere le azioni di monitoraggio verso Stati come l'Italia, già' in atto dal vertice di Cannes, o verso la Spagna, che sta per ricevere aiuti europei per 100 miliardi di euro destinati alle banche iberiche. Ecco allora che anche i casi di malattia da troppo stress iniziano a non essere così isolati.

Ma quanti sono i dipendenti della Bce? A fornire i dati è ancora Mager, che parla di circa 3.600 persone. Ma di queste solo 1.500 hanno un posto fisso, perchè ben 1.100 sarebbero invece precari con contratti di lavoro a tempo determinato. E proprio questo rappresenta una fonte di malumore crescente. Il presidente dell'Ipso ha appena effettuato un sondaggio tra tutti i dipendenti dell'istituto di Francoforte e il risultato è impietoso: "Su 780 dipendenti che hanno risposto al questionario - spiega Mager - nell'80% dei casi ci è stato risposto che i carichi di lavoro sono eccessivi". Il 20% ha invece dichiarato che la situazione lavorativa sta massicciamente impattando sulla vita privata, il 16% ha infine affermato che lo stress sta avendo gravi conseguenze sulla salute.

Una situazione tutt'altro che rosea, aggravata dalla questione straordinari. "La Bce ci ha sempre detto che gli straordinari sono già pagati a forfait nella retribuzione - spiega il sindacalista - mentre l'orario di lavoro teorico è di 40 ore settimanali". Al di sopra, dunque, delle 35 ore medie di lavoro dei dipendenti pubblici in Italia e non solo. Difficile, per Mager, quantificare di quanto il lavoro effettivo superi invece quello previsto da contratto. Secondo il sondaggio, però, il 76% dei lavoratori che hanno risposto ha indicato un carico supplementare fisso e non pagato, ogni settimana.

Insomma, se fino ad ora il lavoro extra era ben accettato, anche con la prospettiva forse che prima o poi sarebbe stato ben retribuito o avrebbe portato all'agognata assunzione, adesso i lavoratori della Bce puntano i piedi, soprattutto di fronte alla prospettiva che la Banca centrale europea diventi ancor più organo di supervisione dell'Unione, come prospettato dalla cancelliera Merkel.

Di fronte alle lamentele e alla lettera, sembra che Mario Draghi abbia annuciato la possibilità di nuove assunzioni: 50/60 persone, secondo il ben informato Financial Times Deutschland, anche se mancano conferme ufficiali. Il Comitato esecutivo della Bce, interpellato sulla questione, avrebbe detto di essere "consapevole della mole di lavoro che la situazione attuale comporta per il personale", aggiungendo di apprezzare "'impegno dei dipendenti" e di essere pronto ad assumere "una serie di musire per garantirne il benessere". Basterà?

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Eleonora Lorusso