Acqua, perché aumenterà la bolletta nel 2015
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Acqua, perché aumenterà la bolletta nel 2015

Dopo i rincari di quest’anno, con la scusa di nuovi investimenti, le tariffe cresceranno circa del 4,8%, con una spesa di 130 euro in più a famiglia

Diventa decisamente sempre più preziosa l’acqua che scende dai nostri rubinetti di casa: dopo i rincari delle bollette di questo 2014, che sono stati in media pari al 3,9%, cattive notizie su questo fronte arrivano anche per il prossimo anno. Nel 2015 infatti si prevedono nuovi rincari che saranno mediamente dell’ordine del 4,8%, con il risultato finale che, secondo stime dell’Adusbef, nel biennio in corso le famiglie registreranno un esborso aggiuntivo per l’acqua pari a circa 130 euro.

Investimenti e bollette

Il tutto, sempre secondo l’associazione guidata da Elio Lannutti, alla faccia del referendum 2011 contro la privatizzazione e con la scusa della “ripresa degli investimenti”. E infatti è proprio quest’ultima la ragione che ha indotto l’Autorità dell’energia elettrica, il gas e il sistema idrico guidata da Guido Bortoni, a concedere il via libera agli aumenti richiesti dalle varie municipalizzate locali. Per i prossimi quattro anni infatti sono stati messi in cantiere investimenti dell’ordine di 4,5 miliardi di euro, che serviranno a creare nuove infrastrutture, a tutelare meglio l’ambiente e in generale a migliorare i servizi.

I richiami di Bruxelles

In realtà si tratterà di una minuscola parte degli investimenti complessivi che richiederebbe la nostra infrastruttura idrica nazionale che in effetti, usando un abusato gioco di parole, fa acqua da tutte le parti. Per mettere in sicurezza chilometri e chilometri di acquedotti dai quali ogni anno vanno persi milioni e milioni di ettolitri di acqua, è stato calcolato che ci vorrebbero infatti almeno 25 miliardi di euro.

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Un impegno economico che tra l’altro da tempo ci chiede anche Bruxelles per metterci in regola con gli adempimenti comunitari in tema di acqua potabile. Per il momento però, vista anche la cronica carenza di risorse finanziarie di cui soffrono numerosi enti locali bisogna accontentarsi di questi primi 4,5 miliardi, un esborso che però permetterà già di mettere mano alle tariffe.

Ma qualcuno pagherà di meno

Ad essere interessati dall’aumento della bolletta idrica saranno dunque circa 40 milioni di cittadini. Per sei milioni di essi però dovrebbe esserci una gradita sorpresa. Sempre per iniziativa dell’Authority del sistema idrico infatti, per loro scatterà addirittura un taglio dei costi in bolletta del 10%.

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Si tratta infatti di una sorta di punizione inflitta sempre dall’Authority a circa 1.250 municipalizzate che hanno comunicato con colpevole ritardo una serie di dati sensibili necessari alla determinazione delle quote tariffarie. Un ritardo che dunque costerà caro ai gestori locali che non solo non vedranno scattare i rincari richiesti, ma dovranno fare i conti con un taglio del fatturato.

Come si calcolano le tariffe

A questo proposito tra l’altro, è solo il caso di ricordare che da qualche tempo il pagamento delle bollette dell’acqua è regolato attraverso il cosiddetto Metodo tariffario idrico. Si tratta di un sistema regolatorio che ha fatto tabula rasa di tutti i vecchi modelli di tariffazione, prevedendo a questo proposito solo quattro schemi tariffari. Ciascun operatore locale decide dunque in base alle proprie esigenze economiche, ai propri piani di sviluppo e alle esigenze specifiche del territorio in cui opera, quale dei quattro modelli sfruttare e in base ad esso vengono elaborate le tariffe che pagheranno gli utenti finali.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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