Esclusiva Panorama: Datagate, coinvolta anche l'ambasciata Usa a Roma
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Esclusiva Panorama: Datagate, coinvolta anche l'ambasciata Usa a Roma

Nel numero del settimanale in edicola dal 31 ottobre nella capitale esistere una centrale d'ascolto

Anche nell’ambasciata statunitense a Roma c’è chi si è occupato di spiare: e presumibilmente ha spiato (e forse spia ancora) politici italiani. È quanto rivela il settimanale Panorama in un articolo pubblicato sul numero in edicola da domani, giovedì 31 ottobre.

Secondo quanto risulta a Panorama, all’interno dell’annesso dell’ambasciata americana di Roma, in via Sallustiana 49, esiste una cellula dello Special collection service: un nucleo misto di supertecnici della National security agency (Nsa) e di agenti del servizio clandestino della Cia.

Panorama rivela che esiste un documento classificato «top secret» e datato agosto 2010, proveniente dall’archivio trafugato dalla talpa statunitense Edward Snowden: il documento attesta la presenza dell’unità di élite a Roma, come in altre 79 sedi, di cui 19 in Europa. Dentro una stanza senza finestre e insonorizzata, gli agenti dell’Nsa analizzano il traffico di voci e di dati, intercettano i cellulari delle autorità, seguono i flussi finanziari, provano a decifrare i documenti criptati. I clandestini della Cia invece agganciano e mettono a libro paga i gestori dei sistemi di comunicazione, gli amministratori dei database più delicati, i banchieri che possono dare accesso ai conti correnti e gli ingegneri che gestiscono i siti internet più riservati.

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