fregata bayern
La fregata tedesca Bayern (Nato).
Dal Mondo

Mar cinese meridionale sempre più affollato


Dopo Stati Uniti e Regno Unito, arriva anche la marina tedesca.

La fregata della marina militare tedesca Bayern è in rotta per la regione indo-pacifica. Più che di munizioni, pare però carica delle aspirazioni di Berlino di svolgere un piccolo ruolo nella situazione di stallo geopolitico che si è creato tra la Cina, la cui presenza nell'area è sempre più invadente, e le democrazie occidentali preoccupate di difendere le nazioni più piccole dalle rivendicazioni territoriali di Pechino e il diritto alla libera navigazione nelle acque internazionali del mar cinese meridionale.

Lo ha dichiarato apertamente il ministro della Difesa Annegret Kramp-Karrenbauer in una nota rilasciata lunedì due agosto, giorno in cui la Bayern è salpata dal porto di Wilhelmshaven. Per la Germania si tratta della prima missione di questo tipo approvata dopo un periodo di oltre vent'anni. La fregata pattuglierà i mari contesi per più di sei mesi anche con compiti che rimangono riservati ma che fanno pensare alla volontà di vederci più chiaro anche in fatto di sicurezza informatica – la zona è attraversata da dorsali di comunicazione – e di controllo della reale intenzione dei cinesi di lottare contro il cambiamento climatico riducendo le emissioni nocive.

L'idea di effettuare una missione di questo tipo era nata due anni fa per essere concretizazta nel 2020, tuttavia i pericoli dettati dall'epidemia in corso avevano suggerito alla Difesa tedesca di rimandare la partenza e anche la necessaria autorizzazione da parte del parlamento. Tra i compiti della Bayern, anche far rispettare le sanzioni che le Nazioni Unite hanno approvato nei confronti della Corea del Nord e sostenere rispettivamente le missioni Nato e Ue «Operation Sea Guardian» e «Atalanta».

Secondo quanto riferito dalla Difesa di Berlino, ogni due settimane la Bayern si fermerà in un differente porto tra cui Gibuti, dove i cinesi hanno una grande base, Karachi, Diego Garcia, Perth, Guam, Shanghai e Tokyo. In altre parole si tratta di un viaggio dal significato più politico che militare, ovvero la presenza della fregata non impensierisce certo Pechino nei termini di un deterrente, quanto di un altro scomodo ficcanaso dopo americani, inglesi e russi. Di certo c'è il Mar cinese meridionale è sempre più affollato di unità navali armate e sta diventando una vera zona calda nella quale fino a oggi si è sempre e soltanto «scherzato» a suon di puntamenti radar e bassi passaggi di velivoli sulle navi altrui. In questi casi, si sa, servono nervi saldi.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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