Il Csm e l'ineleggibilità di Teresa Bene: errore da matita blu
ANSA/ANGELO CARCONI
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Il Csm e l'ineleggibilità di Teresa Bene: errore da matita blu

Eletta il 15 settembre in quota Pd non ha i requisiti per far parte del Csm. Uno scandaletto che fa male a tutti: al Pd, al Parlamento e al Ministro Orlando

È un errore da matita blu. Qualcosa di mai visto, nella storia del Consiglio superiore della magistratura, e anche in quella del Parlamento italiano. Lo scandaletto, nella sua imbarazzante gravità, non fa bene né al Partito democratico, né al Parlamento nel suo insieme, né al ministro della Giustizia Andrea Orlando in particolare.

Che cosa è accaduto? Che oggi il Csm, nella sua prima riunione di plenum, ha scoperto che Teresa Bene, eletta lo scorso 15 settembre (con 486 voti) come componente laica del nuovo Csm in quota Pd, non ha i requisiti per far parte dell'organo di autogoverno della magistratura e dunque è «ineleggibile». L’avvocato Bene, infatti, non ha raggiunto i 15 anni di esercizio della professione e non è docente ordinario di diritto processuale Penale alla Seconda Università di Napoli, ma è soltanto docente «associato».

Nata a Casoria (Napoli), la professoressa Bene era stata consulente gratuito del ministro Orlando quando questi era ministro dell’Ambiente. È stato lo stesso Guardasigilli, pare, a suggerire il suo nome come componente laico del Csm. Adesso le Camere, in seduta congiunta, dovranno provvedere alla sua sostituzione. Ma Bene sta già pensando a un ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Sarà una partita complicata. 

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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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