gerardo torre censurato
Il dottor Gerardo Torre.
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L'Ordine dei medici di Salerno censura il dottor Gerardo Torre

Panorama pubblica la notifica della sanzione disciplinare contro il medico campano, che ha curato a casa oltre 3.000 pazienti Covid. Reazione di Torre: «Faccio ammenda per le espressioni forti, ma la mia battaglia sulla medicina territoriale continua».

Cliccare qui sotto per leggere la notifica arrivata al dottor Torre:

notifica decisione disciplinare Dott. Torre Gerardo.marked.pdf

«Ho avuto solo una CENSURA! Continua la battaglia!». Questo messaggio è arrivato sul cellulare di chi scrive oggi alle ore 16,41. Il mittente era il dottor Gerardo Torre, il medico di emergenza di Pagani finito sotto i riflettori perché, nonostante abbia curato oltre 3.000 malati di Covid a domicilio, il 28 gennaio l'Ordine dei medici lo ha sottoposto a giudizio disciplinare.

Il dottor Torre aspettava da giorni il verdetto della Commissione per gli iscritti all'Albo dei medici della provincia campana. Oggi gli è arrivato, via Pec. E, come si legge nel documento qui sopra riportato, la Commissione ha deliberato «di irrogare al Dott. Gerardo Torre (…) la sanzione della censura».

Motivo? «Ha divulgato informazione sanitaria non fondata su conoscenze scientifiche ma frutto di una personale e aprioristica denigrazione dei rimedi di profilassi raccomandati dalla comunità scientifica». Ma non solo. Secondo la Commissione, il suo comportamento non appare «consono al decoro» della professione. Non bastasse, «con la sua condotta, il Dott. Torre è venuto meno ai principi a cui (…) devono essere improntati i rapporti fra Colleghi».

Un provvedimento pesante: pur non essendo arrivata alla sospensione, la Commissione dell'Ordine dei medici di Salerno ha picchiato duro contro il «medico incolpato», come ha definito Torre negli atti dell'inchiesta. Senza minimamente prendere in considerazione il fatto che il medico è andato a curare a casa oltre 3.000 pazienti e, rifiutando la logica della «vigile attesa», li ha salvati tutti. Tutto ciò mentre la stragrande maggioranza dei suoi colleghi se ne stava in ambulatorio. O, peggio ancora, a casa. E magari non rispondeva neanche al telefono.

Per la sua instancabile presenza sul territorio, i suoi compaesani chiamano Torre «Doctor No House». Ma per l'Ordine dei medici questo non conta. Quello che conta è che, mosso da enfasi indubbiamente eccessiva, il medico di Pagani si è lasciato andare a dichiarazioni poco consone. «Domanda: Hai usato verso i Medici di Medicina generale termini tipo assassini o delinquenti?» si legge nel verbale. «Il Dott. Torre ha risposto sottolineando di aver chiesto scusa più volte anche per iscritto. Le espressioni gli sono sfuggite per la rabbia determinata da condotte che egli sentiva di dover censurare».

Ma non è tutto. La Commissione lo censura anche per le sue prese di posizione riguardo al vaccino. Pur essendo favorevole ai vaccini, il medico campano ha criticato le linee guida relative ad alcune categorie, dicendo che «le donne incinte non si vaccinano», «i bambini non si vaccinano», «gli allergici non si vaccinano» e «chi ha avuto il Covid non deve essere vaccinato». Apriti cielo: «il Presidente ha sottolineato, inoltre, come queste frasi buttate in pasto alla popolazione in un determinato momento possano determinare una “reazione pericolosa” di avversione verso il mondo medico».

Parole pesanti. Come le ha prese il dottor Torre? «Io accetto la censura e sottolineo che non userò più espressioni poco edificanti nei confronti dei miei colleghi, a cui mi ero lasciato andare in momenti di grande tensione» risponde . «Però io la testa non la abbasso e continuo a curare la gente a casa. Ma anche a denunciare il fatto che, se non scende in campo la prima linea della medicina territoriale, non si sconfigge la pandemia. E tutto ciò che ne deriva».

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Elisabetta Burba