Margherita Hack: "Voglio continuare a guidare, anche a 90 anni"
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Margherita Hack: "Voglio continuare a guidare, anche a 90 anni"

L'astrofisica ritorna sul caso della patente che non le sarebbe stata rinnovata per ragioni di età in un servizio che andrà in onda oggi in tv

“Cos’è più importante per me tra la scoperta del bosone di Higgs e il rinnovo della mia patente? Beh, la patente, naturalmente”. Margherita Hack, astrofisica di fama internazionale, ritorna sul caso del mancato rinnovo della sua licenza di guida (un medico non l’avrebbe visitata a causa dell’età avanzata) nel corso di un servizio-spot che andrà in onda su RaiUno oggi all’interno del programma “Easy Driver”.

Il servizio è stato inserito nella rubrica “Un agente per amico”, spazio più o meno autogestito dalla polizia stradale per presentare settimanalmente al pubblico i modi e i tempi della guida sicura. Come dire, la Polstrada chiama, la Hack risponde. Pure se arrabbiata e non poco per non aver potuto ancora avuto il via libera per guidare l’auto nei prossimi mesi.

Tutto ha inizio lo scorso aprile, a Trieste, città nella quale l’ex consulente della Nasa vive dagli anni Sessanta. La Hack, prossima ai 90 anni che avrebbe compiuto qualche settimana più tardi, si presenta dal medico che certifica l’idoneità alla guida e decide se concedere o meno il rinnovo della licenza.

La professoressa gode di ottima salute, dovrebbe essere soltanto una formalità. E invece, no. Il medico si impunta e invita la Hack a fare ulteriori accertamenti. “Firmo certificati dal 1977. Personalmente, penso che 90 anni siano troppi per la patente. Se le professoressa Hack vuole essere visitata forse è meglio che si rivolga alla commissione che può rinnovare la patente anche per sei mesi. Io sono costretto a firmare per due anni”.

La Hack non gradisce e rilancia: “Il comportamento del medico è incostituzionale. Non sono vecchia. Posseggo una Fiat Panda e vado dappertutto. E’ dal ’52 che guido la macchina e non ho mai provocato o fatto incidenti gravi”. Prende forma una polemica che appassiona un po’ tutti e che, per forza di cose, crea divisioni nette tra chi ritiene che la patente sia un diritto inviolabile sine die e chi invece pensa che dopo una certa età si debba passare a mezzi di trasporto meno ingombranti e decisamente meno pericolosi, per se stessi e gli altri.

Nel frattempo, la professoressa decide di portare avanti la sua battaglia contro quella che considera un’ingiustizia. E ottiene l’appello. A ottobre le sue condizioni di salute saranno valutate da una commissione che deciderà se e come intervenire.

Per rinnovarle ancora la patente, oppure no. In attesa del giudizio dei saggi della motorizzazione civile, la Hack si toglie la soddisfazione di rivendicare le proprie ragioni nel servizio che andrà in onda domenica prossima nel programma tv “Easy Driver”. La sceneggiatura del filmato, firmata dal regista Antonio Sottile, propone spunti molto interessanti e divertenti. Al volante di un’auto d’epoca e in giro per le strade di Trieste, la prof discute di guida sicura con un ufficiale della Polstrada. Ma non perde l’occasione per confermare quanto sia importante per lei la patente: “Per me, vale più del bosone di Higgs”.

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Dario Pelizzari