scuola
(Ansa)
Lifestyle

Come scegliere la scuola superiore senza sbagliare

Novembre è il mese degli open day per la scelta della scuola superiore e tocca a famiglie e studenti districarsi tra classifiche, dati, pareri, tradizioni e sperimentazioni. Ecco un libro che si propone come guida per districarsi nel migliore dei modi

Dopo due anni di appuntamenti online e di visite guidate virtuali, quest’anno le scuole hanno riaperto i battenti alle famiglie che, in questi mesi cruciali per la scelta della scuola superiore, rimettono piede negli istituti.

A novembre, infatti, si svolgono come di consueto tutti gli open day delle scuole, vale a dire eventi per lo più mattutini in cui ogni scuola si mostra con laboratori, lezioni aperte, docenti e alunni a disposizione per accogliere famiglie e ragazzi, con l’obiettivo di rendere l’immagine migliore possibile agli studenti di terza media chiamati a scegliere, entro gennaio, il percorso di studi superiore dei prossimi anni.

Oltre agli open day, che sono eventi puramente promozionali, ci sono molti altri elementi in gioco. Ha grande ruolo la classifica Eduscopio, che puntualmente in questi giorni campeggia sulle pagine dei quotidiani nazionali e mette in fila, dal primo all’ultimo, ogni istituto superiore secondo i dati elaborati dalla Fondazione Agnelli. E poi ancora, ecco i risultati dei dati INVALSI, le medie degli ultimi esami di maturità, la percentuali di promossi e di respinti, i reindirizzati. E ancora, come se non bastasse, potenziamenti, sperimentazioni, voci buone e meno buone sui vari istituti, notizie su dirigenti scolastici e docenti, percentuali di docenti di ruolo, laboratori più o meno a disposizione, settimana organizzata in cinque o in sei giorni…

Scegliere la scuola superiore, dopo otto anni uguali per tutti, è un vero percorso ad ostacoli soprattutto per chi non è del mestiere e vive la scuola come genitore, o come studente, e inevitabilmente si perde tra acronimi e riforme che rinnovano e confondono. In questi giorni esce un libro, “La scelta più giusta” (Mimesis), che si propone come guida esperienziale e di buon senso per scegliere nel migliore dei modi, in famiglia e senza trascurare alcun elemento, con l’obiettivo di sviluppare intorno a questa scelta una reale condivisione che porti a una scelta consapevole. Gli autori, Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, sono due docenti, per cui il punto di vista è quello degli addetti ai lavori, che hanno già scritto insieme due manuali rispettivamente sul metodo di studio e sul piacere della lettura.

Questo testo, come scrive nella prefazione Domenico Squillace, preside del liceo Volta di Milano, “non è un testo definitivo, ma colma un piccolo vuoto editoriale”, perché di orientamento in entrata (e in uscita) si parla poco, se non per scopi promozionali o per gridare alla notizia di giornata commentando classifiche e dati. Invece chi si trova a scegliere ha bisogno di metodo e riordinare tutte le informazioni per non esserne travolto.

Il testo di Bramati e Sanna indica un metodo per decidere in famiglia dialogando e confrontandosi - e lo battezzano metodo ORIENTA - e poi approfondisce tutto ciò che servirà per scegliere nel migliore dei modi: servirà un percorso scandito per tappe, servirà non scegliere d’impulso, servirà non seguire la moda o una diceria, ma nello stesso tempo sarà necessario tenere in considerazione anche tutti questi elementi che andranno messi a sistema con tutte le informazioni che giungeranno. Infine, toccherà scegliere l’indirizzo, prima, e l’istituto, poi. Per chi fosse indeciso tra vari indirizzi, il libro contiene diverse tabelle di confronto tra licei, e una parte dedicata a tecnici e professionali.

A gennaio sarà tempo di iscrizioni online, ma la partita non finisce qui, perché negli anni successivi diverse migliaia di studenti in difficoltà proveranno a cambiare istituto o indirizzo. Proprio per questo, i due autori chiudono con un capitolo dedicato al riorientamento, una realtà che nasce da un disagio e che spesso non trova aiuto, essendo, se possibile, ancor più dimenticata, ancor meno trattata.

La scuola è fatta di persone e ogni strumento che punti a individuare strumenti e modi per mettere in comunicazione chi fa la scuola nel quotidiano risulta utile, affinché ogni studente possa scegliere la scuola che consenta di dissotterrare i proprio talenti e di tirar fuori il meglio di sé. Questa la speranza, questo l’augurio per tutti.

I più letti

avatar-icon

Marcello Bramati