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Serie A, ecco le regole per la ripresa del campionato - DOCUMENTO

Il calcio italiano e la lenta uscita dall'emergenza Coronavirus. Dalle porte chiuse ai tamponi, ma anche interviste, divieto di proteste e viaggi: tutto quello che c'è da sapere su come riparte il campionato

E' un documento di 40 pagine che norma come dovrà essere la ripresa del campionato di Serie A, passaggio per passaggio, senza lasciare nulla al caso per ridurre al minimo il rischio di contagio da Coronavirus. Ecco il protocollo che rappresenta la pietra miliare per il ritorno del campionato dopo settimane di polemiche feroci e trattative tra Figc, Lega Serie A, Governo e Comitato tecnico scientifico. E' un protocollo scritto per essere transitorio, nel senso che la parte sulla gestione delle eventuali positività e sui test per verificare lo stato di salute di calciatori e staff ricalca all'inizio quanto previsto nel periodo degli allenamenti collettivi con l'impegno, però, di poterlo poi adeguare prima del via alla situazione normativa ed epidemiologica dell'intero Paese. Anche per aggirare il problema della quarantena obbligatoria che metterebbe in ginocchio il campionato stesso rendendo quasi impossibile arrivare al completamento di tutte e 38 le giornate.

IL PROTOCOLLO FIGC PER LA DISPUTA DELLE PARTITE.pdf

LA GESTIONE DELLO STADIO

Nel giorno della partita lo stadio viene diviso idealmente in tre zone: interno (area tecnica e sportiva), tribune (area media e stampa) ed esterno. Il numero massimo di persone che potranno accedere allo stadio, inteso nella sua interezza, è di 300 di cui non più di 130 in contemporanea per ciascuna delle tre zone indicate.

Tutti coloro che accederanno allo stadio dovranno firmare un'autocertificazione per dichiarare di non aver avuto sintomi del Covid-19. A tutti sarà misurata la temperatura. Ci sarà obbligo di indossare le mascherine.

LA DURATA DELL'EVENTO

Ogni partita dovrà essere gestita in un arco temporale di 10 ore che dovranno essere sufficienti per preparare campo, spogliatoio e stadio al'evento, disputarlo e sanificare tutte le aree interessate alla presenza di personale.

I giocatori della squadra di casa dovranno recarsi allo stadio con mezzi propri mentre quelli della squadra in trasferta utilizzeranno un doppio pullman così da garantire il massimo del distanziamento possibile. Ci saranno percorsi differenziati per ciascun club e per tutti gli staff (arbitri compresi, anche loro dovranno muoversi su mezzi propri). Previsto lo scaglionamento degli arrivi presso la struttura.

CHI PUO' ENTRARE ALLO STADIO

Come detto, il numero massimo di persone tra zona stadio ed esterno è di 300 di cui non più di 60 del gruppo della società ospite. All'interno della cosiddetta area tecnico-sportiva saranno ammessi 80 tra calciatori, staff e match analyst, 7 tra arbitri e addetti Var, 12 per il servizio medico e 6 per i servizi di assistenza logistica e pulizie oltre a una delegazione di al massimo 12 dirigenti della società ospitante.

A questi si aggiungono altre categoria di personale: addetti alla sicurezza (45 persone), delegati della Lega e della Procura Figc (4), raccattapalle che dovranno essere maggiorenni (6) e tutti colori che girano intorno alla produzione televisiva dell'evento. Fanno parte di questa categoria gli operatori (23), i fotografi (10), coloro che si occupano di realizzare la diretta (65) i licenziatari dei diritti tv (20) e i giornalisti (massimo 10).

LA GESTIONE DEL RITIRO

La squadra che viaggia in trasferta, preferibilmente in pullman o treno ma dipenderà ovviamente dalla logistica del trasferimento, avrà come sede di ritiro pre partita un hotel in cui ci sarà l'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherine). Alla squadra dovrà essere garantito un percorso esclusivo all'interno della struttura con camere singole e sala mensa privata. I contatti con persone all'esterno del Gruppo Squadra devono essere evitati o, comunque, ridotti al minimo indispensabile.

IL CERIMONIALE DELLE PARTITE

Non ci saranno immagini dagli spogliatoio prima della gara perché gli ambienti sanificati saranno considerati ad uso esclusivo del gruppo ristretto formato da giocatori e staff. Nessuna presenza di minori per accompagnare squadre e arbitri in campo, vietate le strette di mano e schieramento in campo (dopo essere entrati separatamente) che garantisca il distanziamento sociale prima del fischio d'inizio.

I giocatori in panchina dovranno sedersi lasciando degli spazi tra di loro e, se possibile e necessario, è previsto che possano utilizzare anche parte delle tribune laddove sia garantito l'accesso al terreno di gioco. All'intervallo e a fine gara giocatori e squadra arbitrale dovranno muoversi autonomamente e senza avvicinarsi. L'antidoping andrà svolto in stanze separate.

DIVIETO DI PROTESTE

Massimo rigore anche a protezione degli arbitri. Il loro spogliatoio sarà off limits per chiunque e anche le distinte gara dovranno essere lasciate all'esterno. E' fatto divieto assoluto di avvicinarsi al direttore di gara per parlare o protestare infrangendo il limite del metro e mezzo di distanza.

Gli arbitri non andranno in ritiro ma dovranno osservare uno stile di vita presso la propria abitazione che limiti al minimo i contatti con l'esterno e i rischi di contagio.

INTERVISTE

Tutte le attività media andranno effettuate in remoto e la società che ospita l'evento dovrà attrezzarsi per supportare gli operatori del settore. Le domande del post partita saranno poste da studio a giocatori e allenatori dotati di auricolare sanificato e utilizzato solo una volta, oppure attraverso mini speaker audio che diffondano il suono.

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Giovanni Capuano