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Calcio

Prestiti e clausole, così Cardinale si è preso il Milan

La scalata di RedBird e il ruolo di Elliott che guadagnerà ancora dall'operazione sul club rossonero. Che non è a debito, ma usa tutte le leve dei grandi affari di finanza internazionale

Un affare in (almeno) tre tempi, nel quale sulla carta tutti usciranno vincenti. Sempre che davvero il valore del Milan continui a crescere come fatto dal 2018, quando Fininvest lo ha ceduto al cinese Yonghong Li per 740 milioni di euro, al 2022 di RedBird ed Elliott con una valorizzazione complessiva da 1,2 miliardi. L'operazione che ha trasferito la maggioranza delle quote dalla famiglia Singer a Gerry Cardinale è finita sotto i riflettori per i rumors sulla presenza di una parte consistente in prestito, non debito scaricato sul Milan ma finanziamento di Elliott e RedBird. Voci in parte smentite da quanto fatto trapelare da ambienti finanziari vicini alle due proprietà, ma che meritano comunque di essere analizzate perché fotografano alla perfezione come si sia trasformato ormai il grande calcio, sempre più in mano a operatori finanziari che lo trattano come business.

L'ultima versione è che RedBird ha ricevuto, nell'ambito di un deal da 1,2 miliardi di euro, un prestito da parte del venditore (Elliott) tra i 200 e i 300 milioni con un tasso di interesse intorno al 7%, la metà di quanto ipotizzato in un primo momento, su una cifra più bassa (non 600 ma la metà) e senza l'intervento di istituti di credito a fare da terza gamba per supportare Cardinale nella sua scalata. Prestito del venditore, dunque, limitato a meno di un quinto del totale e con una formula simile a una sorta di pagamento ritardato nel tempo, consentendo così al fondo che acquista di completare la propria raccolta presentandosi ai mercati internazionali con nel portafoglio già il brand del Milan.

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Elliott rimane con una significativa quota di minoranza su cui non è stata fatta chiarezza. E' altamente probabile che si tratti del 30% fatto trapelare nelle settimane di trattativa, anche perché gli uomini di Singer restano nel consiglio d'amministrazione e alla guida operativa del club; sia nella parte sportiva (Paolo Maldini e Ricky Massara rinnoveranno i loro contratti) che in quella amministrativa (Ivan Gazidis scade a novembre e Paolo Scaroni come presidente con delega al tema stadio). A loro si aggiungerà Alec Scheiner, avvocato entrato in RedBird nel 2016 e specializzato in investimenti nello sport, la guida di Cardinale quando si tratta di muoversi in un mondo difficile e del quale conosce solo parte delle regole. Siede nel cda del Tolosa, la squadra francese rilevata nel 2020, e lo farà anche nel Milan per facilitare l'osmosi tra le idee di RedBird e le politiche di Elliott.

Ad oggi non è prevista data di scadenza sulla partnership tra i due fondi. Di sicuro, se RedBird valorizzerà l'investimento avvicinando il Milan alle quotazioni delle big del calcio inglese, anche Elliott ne avrà benefici perché potrà cedere al meglio la quota che ha ancora in mano e vanta anche un premio di circa il 6% sull'eventuale plusvalenza futura.

Il Milan è stato scalato e acquistato così. E' possibile che nel mazzo delle proposte arrivate negli ultimi mesi ci fosse qualche opportunità anche migliore dal punto di vista economico, ma la sensazione è che Paul e Gordon Singer abbiano scelto l'opzione che lasciasse aperta il più possibile la porta a una crescita futura dei propri guadagni. Di sicuro Cardinale, con il suo know how in campo sportivo e della comunicazione, è stato considerato il partner migliore per accelerare il processo di estrazione di valore da un club che si sta avvicinando all'equilibrio dei conti: dal -200 si è passati a circa -40 che sarà la chiusura del bilancio al 30 giugno 2022. Da oltre un anno il Milan non richiede denaro al suo azionista di maggioranza (che ne ha messi 740 milioni di euro dal 2018 al 2021 per sostenerlo) e c'è spazio per rilanciare.

Questa la scommessa e anche la garanzia per i tifosi rossoneri. Nessun progetto sportivo può crescere senza risultati sul campo, soprattutto in un mondo competitivo come quello del calcio europeo in cui si sfidano fondi, stati e proprietà diffuse. Sarà, dunque, interesse primario di Cardinale aggiungere e non togliere a quanto è stato fatto finora, pur non ragionando come gli sceicchi che investono senza limiti e senza necessità di rientro. Il primo esame è dietro l'angolo ed è il calciomercato della prossima estate. In via Aldo Rossi - oggi - tutto e cambiato senza quasi che nulla sia cambiato. Il popolo milanista osserva e si attende che dalle parole si passi ai fatti.

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Giovanni Capuano