Arresto di Galan: la Camera dice sì
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Arresto di Galan: la Camera dice sì

La votazione è avvenuta a scrutinio segreto. Lui: "Sono incazzato e sapete benissimo con chi"

Sì dell'Aula della Camera all'arresto del deputato di Fi Giancarlo Galan richiesto dalla magistratura nell'ambito dell'inchiesta Mose. I voti a favore sono stati 395 (Lega, Sel, LeD, Pd, Pi, Scelta Civica e M5s), 138 i contrari (FI, Ncd, PSI). Due deputati si sono astenuti. Non hanno partecipato al voto in diciassette, tra cui  l'ex segretario Pierluigi Bersani, Pippo Civati e Stefano Fassina, assenti. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto, come concesso dalla presidente Boldrini su richiesta di Fi.

L’ex ministro e Governatore del Veneto, finito al centro dello scandalo delle tangenti Mose, ha accolto la notizia dal proprio letto di ospedale, a Este, nel Padovano. Alle 15.30 quando è uscito in carrozzina dall’ospedale ha dichiarato: "Sono incazzato e sapete benissimo con chi".  Gossip di Transatlantico parlano di un forte disappunto per le dimissioni decise dallo staff medico proprio a poche ore dall'arresto. Il suo avvocato, Antonio Franchini, ha già annunciato la contromossa: i domiciliari, per motivi di salute. Ma cosa farà Galan? "È reattivo, battagliero e ha detto che ci batteremo nelle sedi opportune" ha detto ancora l'avvocato. Sul piano politico, il fatto che la Lega abbia votato per l'arresto di Galan ha mandato su tutte le furie Forza Italia, e il suo portavoce Capezzone, che ha parlato del voto per l'arresto come un macigno sul dialogo col partito di Salvini.

L'inchiesta da cui è partita la richiesta d'arresto, che ha portato all'arresto di 35 persone, riguarda la presunta costituzione di fondi neri per finanziare esponenti e partiti politici e per corrompere funzionari pubblici nei lavori di costruzione del sistema anti-marea di Vanezia.  Galan è accusato di corruzione.

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Redazione