Morrissey: la recensione del disco capolavoro "World Peace is None of Your business"
Universal 
Musica

Morrissey: la recensione del disco capolavoro "World Peace is None of Your business"

Il decimo album solista dell'ex Smiths

I giganti della musica si misurano nel tempo: perché è il tempo a rivelare la tenuta del livello di creatività e credibilità di un artista. Ecco, l'ex Smiths, dopo trent'anni, ha ancora tanta voglia ed idee. Lo svela questo album solista, il decimo, che arriva a 5 anni dal precedente.

World Peace Is None Of Your Businessè un gran disco che oscilla tra melodie raffinate e chitarre taglienti. Su tutte svetta l'eccellente title track, uno di quei brani nel segno del sarcasmo amaro che nobilitano l'arte del pop. 

All'ottimo risultato finale contribuiscono poi in maniera decisiva il producer Joe Chiccarelli (Strokes e Alanis Morissette) e l'attitudine spiazzante del chitarrista Boz Boorer. Lo si capisce bene nella splendida Neal Cassady Drops Dead. Ironia, delusioni e desideri sono i cardini dei testi del disco. Che si mantiene su livelli eccelsi dall'inizio alla fine. C'è bellezza in Istanbul, in I'm not a man (la storia di un marito violento) e anche in The bullfighter dies, toccante inno in difesa dei diritti degli animali.

World Peace Is None Of Your Business non è il disco di un artista che si ripete compiaciuto. ma l'album di un autore che ha la curiosità e il desiderio di misurarsi con le sensibilità e i suoni del mondo. Ecco perché nella canzoni compaiono didgeridoo, mellotron, echi di fiati della tradizione mariachi, suggestioni dal mondo arabo e fisarmoniche Tex Mex. 

L’uscita dell’album è stata accompagnata dalla pubblicazione di alcuni clip diretti da Natalie Johns e registrati negli studi della Capitol Studios in cui Morrissey racconta il concept di alcuni brani. Tra i clip è possibile riconoscere, in un breve cameo, Nancy Sinatra e l’attrice americana Pamela Anderson. Questi i video: Istanbul , Earth Is The Loneliest PlanetWorld Peace Is None Of Your Business

I più letti

avatar-icon

Gianni Poglio