Vertigineux: il profondo viaggio nelle liste, o negli abiti, di Valentino
Debutta finalmente a Parigi la prima collezione Haute Couture Primavera Estate 2025/26 di Alessandro Michele per Valentino
Attesa, desiderio, impazienza e preoccupazione: tutte emozioni che hanno preceduto la tanto attesa quanto sognata prima Collezione Couture di Alessandro Michele per Maison Valentino, dove il designer sembra aver ritrovato la sua piena libertà d’espressione.
Le dimensioni di cui Michele si è fatto portavoce, e stesso fautore, sono state spesso incomprese e criticate, ma nulla è riuscito a distruggere la genialità che ha sempre caratterizzato il designer. Nella creazione di Vertigineux, Michele, si è lasciato ispirare dalle riflessioni scaturite in seguito alla lettura del saggio Vertigine della Lista di Umberto Eco, dove il semiologo ha parlato dell’uso della lista come veicolo d’espressione creativa.
«La lista è all’origine della cultura. È parte della storia dell’arte e della letteratura. E cosa vuole la cultura? Rendere comprensibile l’infinito. Vuole creare ordine — non sempre, ma spesso. E come esseri umani, come facciamo ad affrontare l’infinito Come possiamo afferrare l’incomprensibile? Attraverso liste, cataloghi, collezioni nei musei, enciclopedie e dizionari. La lista non distrugge la cultura, la crea» ha scritto Eco nel saggio. Così il direttore creativo ha dato vita a 48 abiti, o meglio liste, dove ogni abito, nei suoi accostamenti più improbabili «richiamasse, per associazione, una pluralità di mondi interconnessi: una stratificazione febbrile e ininterrotta di riferimenti che ne fa esplodere l’unicità».
E così, lasciando ogni lista prendere vita nel modo più sincero, concedendo spazio anche a quelle più disordinate, la sfilata ha preso vita con un susseguirsi di abiti sconnessi ma intimamente connessi, trasformandosi in «un archivio narrativo in cui gli accostamenti improbabili trovano armonia, dove i rimandi attraversano epoche e culture, e gli echi di storie passate risuonano nel presente. Si tratta di una lista che si espande in un’esplosione di accostamenti, rimandi, echi fino al limite del dicibile. È il viaggio nella vertigine di una molteplicità incompiuta».
In questo viaggio abbiamo visto alternarsi abiti geometrici e scenografici a riferimenti botanici, segni musicali, pezzi di storia e trame cinematografiche in un racconto emotivo e profondo che non ha trascurato nessuno, cercando di dar voce a ogni anima. Forse non era la collezione d'alta moda che molti si aspettavano, ma ciò che ha realizzato Alessandro Michele è indubbiamente arte.