Non chiamatele solo fragranze
(Meteoavverso)
Beauty

Non chiamatele solo fragranze

A Pitti Fragranze il meglio della profumeria di nicchia, artistica, ancestrale, innovativa e digitale

Una nicchia super-premium quella dei profumi artigianali e d’élite, che negli ultimi anni raddoppia la sua quota di mercato e spinge verso una crescita del 50% del settore in generale.

Non chiamatele solo fragranze, perché il loro mondo olfattivo e sensoriale sta sperimentando nuovi percorsi artistici, innovativi e digitali, ma anche ancestrali, in un vero e proprio Rinascimento che ha già segnato il successo di Exsence, a Milano e proseguirà con Pitti Fragranze a Firenze (dal 15 al 17 settembre in Stazione Leopolda), le due fiere specifiche in Italia.

Ci sono le attenzioni dei giovanissimi, consumatori alla ricerca di innovazioni e di esperienze sensuali e viscerali, come avviene nella moda, e ci sono le suggestioni esotiche di nuovi paesi e interi continenti (si pensi all’Africa) con la conseguenza di produrre anche nuovi fruitori.

L’Arte del Profumiere o cosiddetto «Naso prestigioso» non è altro che un’altra arte manifatturiera e creativa, al pari delle altre umane, fatta da talentuosi che sono in grado di tradurre un progetto e una ispirazione in un capolavoro aromatico concreto e poi firmarlo.

Questa crescita della nicchia del saper fare bene legata alle antiche tecniche e mestieri e alla loro naturale innovazione è sempre più interessante anche nel segmento del beauty, un asso nella manica per distinguersi e restare competitivi.

Tanto che anche i grandi gruppi stanno facendo acquisizioni e aggiunte in portafoglio di questa nicchia di aromaterapia del corpo, della mente e dei luoghi che ci circondano.

Un profumo ricercato e personalizzato è un altro modo di raccontare una storia o la propria storia e personalità, pertanto chi ne è interessato, punta all’originalità e all’eccellenza. Con le sfaccettature che ad ognuno maggiormente importano, il lusso, l’anima green, l’esperienzialità sorprendente o la voglia di comunicare e restare impressi non sempre e solo con le parole.

La ventunesima edizione di Pitti Fragranze, da titolo Percezione Reinventata, promette proprio questo, un percorso di ricerca del laboratorio in continuo movimento che è la profumeria artistica e la bellezza esclusiva in generale.

Alla dimensione fisica della fiera in Stazione Leopolda si affianca quella online digitale per gli oltre 170 i brand che portano profumi di nicchia esclusivi, realizzati con processi artigianali e materie prime inedite e ovviamente il packaging che meritano.

Spesso le produzioni sono piccole o se legate a grandi brand specializzati confezionano solo un numero limitato ed esclusivo della creazione, firmata dalla consulenza di nasi e profumieri rinomati.

«Il tema di questa edizione che abbiamo battezzato Percezione Reinventata – spiega Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine - indaga un diverso modo di percepire il mondo del profumo, attraverso immagini, parole, suoni che scaturiscono anche dall’utilizzo del digitale e dell’Intelligenza Artificiale. Sperimentazione creativa, tecnologia avanzata, arte e artificio sono tutti in grado di mettere in moto le emozioni e di reinventare il modo in cui le percepiamo. Non vogliamo essere una semplice vetrina di prodotti di nicchia ma un laboratorio ed un osservatorio sulle evoluzioni del mercato, anche quello dei giovanissimi. Pitti Frangranze invita ad incontrarsi, parlare di ispirazioni e fare viaggi multisensoriali reali ed anche virtuali, insieme alle fragranze».

Percezione reinventata unisce insieme manifattura ancestrale e tradizionale con la tecnologia e la creatività, in un equilibrio delicato e in continua evoluzione, che collega il presente al futuro.

Un esempio è l’installazione immersiva Symbiotic Experience, dove quattro artisti digitali esperti in Intelligenza Artificiale (Gisella Alfieri Sabattini, Bonnie Tsang, Giovanna Sala e Alex Valentina) e quattro nasi (Alberto Morillas, Coralie Spicher, Serge Majoullier e Jerome Di Marino) hanno unito le loro competenze dando vita a un percorso multi-sensoriale che reinventa le possibilità percettive e di fruizione del profumo.

O come la sezione Spring che annuncia nuovi brand o primi appuntamenti al pubblico internazionale e come Raw By Mane che illustra interessanti processi di estrazione delle materie prime locali e autoctone.

La dimensione uditiva con le musiche realizzate in esclusiva dal compositore e sound designer Alessandro Meistro, facendo ricorso a strumenti digitali generativi, si aggiungerà alle parole empiriche della neuroscienziata Anna D’Errico e ai trend comunicativi segnalati dalla perfume influencer Matilda Mori.

Fra gli espositori scelti per questa edizione di Pitti Fragranze 2023 ci sono quelli che cercano di imbottigliare la controcultura o la cultura di strada, dall’artista svedese Johan Bergelin per i profumi genderless 19-69, al mondo dei graffiti di Step Aboard e ai cromatismi di Rajani.

Calaj Perfume, in edizione limitata, permette ad ogni flacone di essere preparato singolarmente da una persona diversa, con confezione cucita a mano, mentre Eau de Mystique e i successivi profumi creati da Mayki Wesker e Kristijan Berta instaurano una relazione simbiotica con chi li indossa.

Somens racconta, attraverso ogni fragranza della linea Reminiscence, le proprie origini di ognuno, viceversa le gemme scelte da Olivier Durbano mettono in contatto il profumo con una specifica pietra preziosa.

Chi vuole percepire a livello olfattivo il fascino di mondi inesplorati può testare Rito o Lila Franklin e provare a risvegliare memorie della propria conoscenza olfattiva.

Sora Dora concentra le essenze profumate nelle terre del Portogallo e Toni Cabal in quelle spagnole. Essensitive e Ciatu sono due marchi che fanno un percorso botanico legato al Mediterraneo come Carola fra i Trulli guarda invece alle radici pugliesi.

Acqua di Noto o la più orientale Aqua Lustralis mixa atmosfere esotiche ai ricordi siciliani e Acqua Delle Langhe rilascia nell’aere le suggestioni di una delle terre delle eccellenze vinicole.

Spiritum Paris è una sfida inedita, prima collezione ispirata alla numerologia e al simbolismo dei numeri, trasforma il profumo in un vero e proprio talismano. Optico amplia il legame tra arte olfattiva e visiva con quattro fragranze mitologiche: Olokun protettrice dei mari, Dionisio dio dell'estasi e del vino, Tucano Toco simbolo degli uccelli tropicali e Lignum Vitae prezioso e magico elisir.

In altre boccette di profumo fioriscono piante aromatiche e terroir identificativi, da quelli del sud della Francia (Nissaba, PH Fragrances e Fragonard) a quelli delle lande toscane (Source Adage Fragrances).

Tecniche profumiere ancestrali sono portate a Firenze dall’armeno Tsovak Voskanian x Voskanian Parfums, dalla profumiera Rania Jouaneh per i sensuali Kajal Perfumes e da The Gate Fragrances, boccette dedicate all'ignoto, ai venti del deserto, agli spiriti indigeni e a instancabili nomadi lungo la Via della Seta.

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Barbara Tassara