basilica santa croce gerusalemme roma
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Il mistero legato al FEC della Basilica trasformata in albergo

Una delle chiese legate al Fondo Edifici Culto (il cui bilancio è ancora sconosciuto) è in parte un albergo. Con alcune strane coincidenze

Dopo le domande, ancora senza risposta, sulla gestione del denaro (il bilancio sembra essere un segreto di Stato) emergono alcune «stranezze» sempre legate al Fondo Edifici di Culto (FEC). Come abbiamo spiegato nella prima parte della nostra inchiesta al FEC appartengono 840 edifici sacri, 3000 compendi ex conventuali, centinaia di fondi, la Foresta di Tarvisio e il Quarto S. Chiara (circa 24.000 ettari), l'area silvo-pastorale ai piedi della Majella e beni fruttiferi come appartamenti, negozi e caserme. Un patrimonio di inestimabile valore che ancora oggi si fatica a censire e di cui non si conosce l'entità.

Le domande che abbiamo posto al Ministero dell'Interno hanno trovato dopo vari solleciti solo delle risposte parziali dal punto di vista della contabilità ma siamo riusciti a scoprire che in una delle strutture appartenenti all'elenco delle strutture in qualche maniera collegate al FEC, la Basilica di Santa Croce di Gerusalemme a Roma, c'è niente meno che un albergo. Nei locali attigui dove vivevano i monaci cistercensi dal 1500 infatti si trovano ben 81 camere, tutte ristrutturate sotto la supervisione del Fec, del Demanio e della Soprintendenza, da una società edilizia e gestiti dalla società Domus Sessoriana (che fattura 1 milione e 500mila euro l'anno). Non solo. C'è infatti un'altra coincidenza.

La società che si è occupata dei lavori di ristrutturazione è guidata da un ingegnere che risulta allo stesso tempo essere uno degli amministratori della società che oggi gestisce l'albergo.

La basilica di Santa Croce in Gerusalemme

La Basilica di Santa Croce in Gerusalemme è una delle sette Chiese di Roma dell'itinerario dei Pellegrini. Papa Giovanni la definì un vero santuario della "Croce" e costudisce la biblioteca Sessoriana. La basilica in parte appartiene al FEC e non fu mai restituita alla Santa Sede dopo la Presa di Roma del 1870. L'ex monastero, dove vivevano i monaci cistercensi, ed alcuni locali annessi sono demaniali. Di questi parte sono concessi gratuitamente alla parrocchia di Santa Croce per le attività ricreative e di catechesi come previsto dagli accordi con l'autorità ecclesiastica. Mentre gli altri locali invece sono stati ristrutturati e adibiti ad uso alberghiero.
Nel 1999 la struttura fu data in gestione dallo Stato ai Monaci Cistercensi allora custodi della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme la cui comunità è stata disciolta con un decreto nel 2012 da Papa Benedetto XVI perché un uso troppo ricettivo per i vip e la politica.

Dal 2001 è iniziata la gestione con 67 stanze gestite dalla Domus Sessoriana Soc Coop, divenute poi 81 e la cui ristrutturazione è stata eseguita dalla I.A.C.E. Spa per un importo di 7.500.000.000 di euro. La società che si è occupata dei lavori ha sede sociale in Piazza Croce di Gerusalemme proprio come la Domus che gestisce l'albergo.

Nella Domus Sessoriana è possibile pernottare con la prima colazione e sono previsti servizi extra quali meeting, congressi e mostre. L'occupazione ha una media dell'85% annuo con un valore medio di una camera pari a 65 euro in B&B. Sul sito dell'albergo è scritto chiaramente: "La Domus Sessoriana si trova al centro di Roma ed è l'unica struttura al mondo ad essere situata all'interno di un complesso archeologico".

Inoltre nel 2020 la Domus Sessoriana ha stretto una convenzione con la Regione Lazio per convertire la struttura in posti dedicati a malati Covid per quasi 200mila euro.

L'albergo con che tipo di contratto o convenzione è stata affidato e da quale ente pubblico? Parte dei ricavi della gestione dell'albergo vanno allo Stato? Lo abbiamo chiesto alla società, alla Soprintendenza di Stato e al Demanio ma ancora non abbiamo ottenute risposte ed il Vicariato di Roma ci ha fatto sapere che non é di loro competenza.

Sul sito della società si legge: "La Domus ha restituito alla I.A.C.E. Spa per i lavori eseguiti dal 1999 al 2001 in circa 12 anni con i ricavi ottenuti successivamente sono stati effettuati altri importanti lavori di restauro da parte della società ed altre società su nuove aree. I costi per questi lavori, in relazione a contratti ed atti aggiuntivi, sono in fase di restituzione da parte della Domus Sessoriana alla IACE Spa-inoltre contrattualmente viene evidenziato sul sito-che entro il 2029 tutti i debiti contratti tra la Domus e gli appaltatori dovranno essere tassativamente estinti."
La società che si è occupata dei lavori ha la sede legale come riportato dalla visura camerale proprio in Piazza Croce di Gerusalemme dove si trova la basilica.
Tutto lecito, sia chiaro, tutto però piuttosto strano.

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Linda Di Benedetto