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Tecnologia

Perché YouTube ha sanzionato Logan Paul

L’attore e popolare youtuber aveva pubblicato un video in cui riprendeva una vittima di suicidio in Giappone. Ora Google lo ha bannato (non del tutto)

Camminava tranquillamente per le stradine di un bosco giapponese quando Logan Paul, famoso per una serie di video su YouTube in cui compie diverse bravate tanto amate dagli americani, si è imbattuto in un cadavere.

Il video incriminato

Non propriamente un caso visto che il luogo in questione è la foresta di Aokigahara, nei pressi del Monte Fuji, nota per essere triste meta di persone intenzionate a togliersi la vita. Credendo di essere nel giusto e non compiere alcunché di sbagliato, Logan aveva deciso di includere la macabra sequenza nel filmato poi pubblicato online che, come era logico aspettarsi, ha macinato milioni di visite, montagne di dollari per gli youtuber più famosi.

La decisione di Google

Il fatto è che quello spezzone non è piaciuto a molti, tra cui gente dello spettacolo e colleghi del ragazzo. A quasi dieci giorni dall’accaduto Google ha preso posizione, annunciando le misure prese nei confronti di Logan Paul. Lo ha fatto con alcuni tweet di cui riportiamo qui sotto la traduzione:

Il suicidio non è uno scherzo né dovrebbe mai essere uno dei motivi per ottenere visualizzazioni. Come Anna Akana ha detto perfettamente: "Quel corpo era una persona amata da qualcuno: non entri nella “foresta dei suicidi” con una telecamera rivendicando l’importanza della salute mentale.

Ci aspettiamo molto dai creatori che gestiscono vaste community su YouTube. Il canale in questione ha violato le nostre linee guida e quindi dobbiamo agire di conseguenza, prendendo serie decisioni in merito.

Ci abbiamo messo un po’ per rispondere ma è perché abbiamo dato retta a tutto quello che ci avete detto. Sappiamo che le azioni di un solo creatore possono influenzare tante persone e per questo condivideremo presto con voi i piani per far si che video simili non circolino più in rete.

Le azioni intraprese

A seguito dei rimproveri diffusi su Twitter, Google ha rimosso i canali ufficiali di Logan Paul dal programma Preferred, un’area che raccoglie tutti i filmati più visti come suggerimento per gli inserzionisti. In pratica, aziende e marchi che vogliono spingere la loro pubblicità sulla piattaforma di Big G, possono farlo puntando sui video più cliccati, portando ulteriori soldi a chi li ha realizzati.

Uno spezzone del video rimosso

Oltre a ciò, YouTube Red, app e sito web che a fronte di un canone periodico offre agli utenti parecchie funzioni esclusive (download dei video, assenza di pubblicità, streaming dell’audio anche con schermo spento) ha eliminato dal catalogo di Foursome i lavori del giovane attore, che a questo punto vede a rischio anche la produzione di un film in cui sarebbe stato protagonista. Il team di Mountain View ha anche messo in stand-by il progetto di inclusione delle bravate nella serie Originals.

Si era pentito

Poco dopo la pubblicazione del filmato, Logan lo aveva frettolosamente cancellato dai suoi account, scusandosi per quanto accaduto. Non è bastato dire agli oltre 15 milioni di seguaci su YouTube che il fine era quello di sensibilizzare e prevenire il suicidio, anche perché sono altre le modalità per educare sul tema.

Ma continua a macinare soldi

Google nell’audace mossa ci ha visto una precisa finalità di marketing, perpetrata infrangendo le regole della compagnia. Nonostante le azioni di ban, tutti i video precedenti restano online, perché non infrangono alcuna norma, ma il fatto è che il boomerang di popolarità sta contribuendo a spingerli ancora più in alto. Giusto o sbagliato che sia, anche questo è un effetto della viralità dei social.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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