C’è ancora da attendere per la liberazione degli ostaggi con doppia nazionalità finiti nelle mani di Hamas nella striscia di Gaza. Secondo quanto affermato dai media locali a causare l’arresto delle trattative in merito alla liberazione dei 50 prigionieri, sarebbe l’intenzione di Hamas di vincolare la liberazione degli ostaggi alle forniture di benzina nella Striscia. Richiesta negata fermamente da Israele, che intanto sembra procrastinare l’invasione di terra di qualche giorno.
Non si sono arrestate però le visite diplomatiche, infatti il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato oggi a Tel Aviv per esprimere la “piena solidarietà” della Francia a Israele dopo l’attacco di Hamas, che ha provocato oltre 1.400 morti lo scorso 7 ottobre.
Macron, dopo l’atterraggio all’aeroporto di Tel Aviv, ha subito incontrato le famiglie degli ostaggi di Hamas, poi il Presidente Herzog.
“Il primo obiettivo che dovremmo porci oggi è la liberazione di tutti gli ostaggi, senza alcuna distinzione, perché è un crimine orribile giocare con la vita dei bambini, degli adulti, di tutte le persone, civili e soldati”, ha detto Macron precisando che sono 30 francesi uccisi da Hamas.
Per il presidente francese sono previsti altri incontri con i principali leader politici, tra cui il premier israeliano Netanyahu, poi dovrebbe visitare anche Ramallah, in Cisgiordania, dove sarà ricevuto dal leader palestinese Abu Mazen.