Dopo la Fed anche la Bce ha deciso di mantenere fermo il costo del denaro. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. E’ la seconda pausa consecutiva nel ciclo di rialzi cominciato a luglio 2022.
Chi sperava in una prima riduzione si è dovuto ricredere ma la Bce ha spiegato chiaramente che le cose per quanto riguarda l’inflazione saranno migliori.
L’inflazione, pur essendo diminuita negli ultimi mesi, tornerà probabilmente a registrare un temporaneo incremento nel breve periodo”, afferma la Bce. “Secondo le ultime proiezioni per l’area dell’euro dovrebbe ridursi gradualmente nel corso del prossimo anno, per poi avvicinarsi all’obiettivo del Consiglio direttivo del 2% nel 2025.