Un foyme in piena. Beppe Grillo come al solito si prende svena e riflettori nella sua comparsata tb da Fabio Fazio. “Sono qui per capire se sono il peggiore – dice rivolto alla platea – se ho peggiorato questo Paese, non è una battuta. Dopo l’ultima intervista con Vespa abbiamo perso elezioni, tutti quelli che ho mandato a fanculo sono al governo quindi sono il peggiore”. E va proprio alla sua creatura, il Movimento, il primo pensiero: “Ho una confusione totale”, dice “non posso condurre e portare a buon fine un movimento politico, non sono in grado”. E a Fazio che gli fa da spalla e gli fa notare il perchè non se ne fosse accorto prima, replica: “Ma c’era Casaleggio, lui era un organizzatore e aveva del metodo, io faccio danni anche da solo quando sono a casa”. E non manca un piccolo momento di riflessione: “Ho fondato il Movimento” confessa “ma mi ero iscritto al Pd, ad Arzachena”.
“La politica la facciamo tutti, io la facevo quando facevo la spesa, parlavo dell’acqua pubblica o della macchina ad idrogeno” poi “mi hanno chiesto: e ora? Cosa facciamo? Ora che ce lo hai detto? Ok – ho risposto – le prendiamo e le portiamo dentro le istituzioni”.
Parole dure sono invece dirette a Di Maio. Sull’ex ministro l’affondo arriva a metà show quando diventa suo malgrado protagonista “Giggino a cartelletta”: “Era il politico più preparato, ma non pensavamo si facesse prendere dal potere. L’abbiamo scelto io e lui, Conte. Io guardavo i programmi, le idee, se è di destra o sinistra non importa, se un’idea è buona, ma poi ci ha pugnalato…”. Toni diversi per Giuseppe Conte “Prima parlava come un professore, ora è migliorato ci mette un po’ di cuore”
