
Uno scorcio della miniera d’oro Serra Pelada, in Brasile.

Baia di Kimbe, Isola di Nuova Britannia, Papua Nuova Guinea. Un pescatore e suo figlio attraversano un giardino di coralli a bordo di una canoa tradizionale.

Un ragazzo trasporta un pezzo di carbone nell’accampamento di minatori in cui vive a Ranchi, Jharkhand, India.

Migranti somali si riversano di notte sulle coste di Gibuti alla ricerca di un segnale gratuito per il cellulare.

Panama. Il muso cosparso di polline di questo cercoletto tradisce una scorpacciata notturna su un albero di balsa.

Fairbanks, Alaska. Il ghiaccio sulla superficie di un lago in Alaska blocca il metano che emerge dal fondale fangoso.

Un adolescente raccoglie acqua fangosa da un pozzo a Matumburu, in Tanzania.

Parco nazionale del Gran Paradiso, Valle d’Aosta, Italia. La notte scende su un prato alpino punteggiato di fiori selvatici.

Distretto di Gaibandha, Divisione di Rangpur, Bangladesh, 2010. Durante le piene del fiume, i bambini si arrampicano sui bambù davanti casa tenendosi ben stretti.

Città del Guatemala, Guatemala. Un bambino dorme in una scatola di cartone che gli fa da culla.

Gilbari, Maheshwari Pur, Divisione Khulna, Bangladesh. Una chiatta trasporta acqua potabile in una zona colpita da un ciclone.

Un bimbo di cinque anni, uno dei 150.000 rifugiati curdi, scoppia a piangere dopo essere arrivato sano e salvo con la famiglia in Turchia.

Nizip, Anatolia, Turchia. Una tempesta si avvicina all’accampamento di rifugiati siriani di Nizip, gestito dall’AFAD, agenzia governativa turca per la gestione delle emergenze.

Un ragazzo a pesca getta la sua rete in mezzo ai fumi degli incendi boschivi in Indonesia.

Alice Springs Desert Park, Australia. Una rana del deserto (Notaden nichollsi) emerge dalle sabbie rosse del deserto australiano dopo una rara pioggia.

Shizuishan, Regione autonoma del Ningxia, Cina. La statua incompiuta di un Buddha in un deposito di carbone nel nord della Cina.

Dopo aver parlato alla folla riunita a piazza San Pietro per il Natale del 2014, papa Francesco compie un’inaspettata visita alla Cappella Sistina, uno dei gesti spontanei per cui è diventato famoso.
Inaugura oggi al Museo di Roma Palazzo Braschi la mostra fotografica dal titolo Sorella Terra, La nostra casa comune. Ideata e realizzata da National Geographic Italia, l’esposizione propone una selezione di fotografie di grandi autori che conduce il pubblico in un viaggio ideale tra le parole dell’enciclica LAUDATO SI’ di Papa Francesco.
Oltre 60 scatti realizzati da maestri dell’obiettivo si posano su fragilità, sofferenza e bellezza del nostro pianeta in pericolo. Il percorso si apre sulla magnificenza del creato, per poi proseguire con il degrado ambientale e umano, l’urbanizzazione selvaggia, l’inquinamento, gli esclusi, ma anche la biodiversità e la sostenibilità. In mostra anche alcune fotografie esclusive di papa Francesco realizzate dal fotografo Dave Yoder, che ha seguito e documentato per quasi un anno la vita quotidiana del pontefice per un reportage esclusivo.
National Geographic Italia, in occasione del Giubileo straordinario proclamato per la fine del 2015, dedica questa grande mostra alla rivoluzionaria enciclica del pontefice sulla Terra, nostra casa comune. Una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia “e protesta per il male che provochiamo a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. L’enciclica, 246 paragrafi divisi in 6 capitoli, aggiunge un nuovo contributo alla dottrina sociale della Chiesa mettendo l’umanità di fronte alle sue responsabilità.
“La terra è ferita, serve una conversione ecologica”, ammonisce Francesco nel testo, che non si rivolge solo ai cristiani ma “a ogni persona che abita questo pianeta”, gettando luce sull’inquinamento, sull’esaurimento delle risorse naturali, sullo sfruttamento selvaggio della natura, sulla perdita della biodiversità, sul deterioramento della qualità della vita, sul degrado sociale e su molte altre “ferite” del nostro mondo. Tutti temi che sono storici “cavalli di battaglia” di National Geographic, da sempre in campo per la salvaguardia del pianeta.
SORELLA TERRA La nostra casa comune
22 dicembre 2015 – 28 febbraio 2016
a cura di Marco Cattaneo e della redazione National Geographic Italia
Museo di Roma – Palazzo Braschi
Sale espositive del secondo piano
Ingresso da Piazza Navona 2 e da Piazza San Pantaleo 10