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Addio a Randy Meisner: le 5 migliori canzoni degli Eagles che ha composto

Addio a Randy Meisner: le 5 migliori canzoni degli Eagles che ha composto

Il bassista, che ha suonato nella leggendaria band californiana per cinque anni, ha scritto e cantato alcune delle canzoni più belle e famose della loro carriera prima di intraprendere la carriera solista

Il mondo del classic rock piange la scomparsa di Randy Meisner, cantante, bassista e co-fondatore degli Eagles, morto a 77 anni a Los Angeles a causa di complicazioni dovute alla broncopneumopatia cronica ostruttiva. L’artista, nato l’8 marzo 1946 a Scottsbluff, nel Nebraska, lascia tre figli, nati dal primo matrimonio con Jennifer Lee Barton: Dana Scott e i gemelli Heather Leigh e Eric Shane. “Randy è stato parte integrante degli Eagles e determinante nel primo successo della band. La sua estensione vocale era sorprendente, come è evidente nella sua ballata caratteristica, Take It to the Limit”, hanno scritto gli Eagles in una nota ufficiale della band. Meisner ha composto e cantato alcune delle canzoni più belle degli Eagles nel periodo tra il 1972 e il 1977, quando, a causa di un esaurimento dovuto anche ai continui litigi con gli altri membri della band, è uscito dagli Eagles per intraprendere una soddisfacente carriera solista. Vediamo insieme le 5 canzoni degli Eagles più belle, tra quelle composte dal musicista e cantante.

1) Take it to the limit (1975)

Il primo, grande successo degli Eagles,Take It to the Limit, è stato co-scritto e cantato da Randy Meisner, bravissimo anche nelle note alte, mentre era il bassista della band: Glenn Frey e Don Henley sono stati chiamati per dare gli ultimi ritocchi quando il brano era già praticamente finito. Il messaggio della canzone arriva forte e chiaro: vivi la vita al massimo, almeno una volta, prima di diventare troppo vecchio per farlo. Una versione riarrangiata di Take It to the Limit è stata inclusa nell’omonimo album di debutto di Randy Meisner nel 1978, quasi a ribadire che quella è una sua canzone, anche se formalmente è un brano degli Eagles.

2) Certain kind of fool (1973)

Il secondo album degli Eagles, Desperado, fu registrato nel 1973 agli Island Studios di Londra con il produttore Glyn Johns: l’idea era di includere tutti brani a tema fuorilegge, ispirati alle storie lette sulla famigerata Doolin-Dalton Gang. Nonostante Henley e Frey avessero composto la maggior parte di Certain Kind Of Fool, fu di Meisner l’idea di includere una canzone che fosse un gioco di parole. “Ci siamo messi a fare questo album di fuorilegge e avevamo otto canzoni finite e ce ne servivano altre due”, ha dichiarato Glenn Frey in una vecchia intervista alla BBC. “L’idea che è venuta a Randy è stata come il ragazzo è diventato un fuorilegge o come è diventato un chitarrista”.

3) Tryin’ (1972)

Il lato più apertamente rock (sebbene con alcune sfumature country) degli Eagles è perfettamente esemplificato dal brano Tryin’, che chiudeva l’album di debutto della band americana, di cui sono memorabili l’adrenalinico ritornello, le energiche parti di chitarra e la breve citazione finale di You Can’t Always Get What You Want dei Rolling Stones, un faro per ogni band.

4) Saturday night (1973)

La crepuscolare Saturday Night, scritta a sei mani da Meisner, Bernie Leadon e Don Henley (che canta la parte principale), è una malinconica riflessione di un uomo su una relazione passata, nella quale giurò il suo amore alla sua compagna e le diede un anello. Adesso che sono passati alcuni anni e la sua partner se n’è andata via con un altro, l’uomo si domanda cosa sia successo ai sabati sera che passavano insieme e se la sua lei stia ancora bene.

5) Try and love again (1976)

L’ultimo brano composto e cantato da Meisner negli Eagles è Try and love again, un inno sul dare sempre una seconda possibilità all’amore, anche quando sembra impossibile. La canzone è stata l’unica, contenuta nell’album record di vendite Hotel California, a non essere mai stata eseguita dal vivo dalla band californiana, nonostante il suo indiscusso valore. Forse anche questo è stato uno dei motivi che hanno convinto il musicista ad intraprendere nel 1978 una carriera solista, senza le pressioni di una band ricca di talento quanto litigiosa.

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