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Essere un game changer, come nel tennis. La sfida di Ford

Essere un game changer, come nel tennis. La sfida di Ford

Dal «predominantly white» del suono dei campi da tennis, a quello della nuova Mustang Mach-E

Cosa hanno in comune un’auto elettrica e un campo da tennis? Il silenzio, intrinseco che si portano dietro.

L’auto, in questione, tra i suoi pregi regista l’abbattimento dell’inquinamento acustico che da sempre affligge soprattutto i centri urbani, con buona pace di tutti quei pedoni distratti che dovranno fare sicuramente più attenzione. Nel campo da tennis, il silenzio è necessario agli atleti per concentrarsi, per sentire il rumore della palla a contatto con la racchetta, o le chiamate dei giudici di linea. Il silenzio è necessario a sentire e capire la velocità della palla e lo spin che le viene impresso. E i giocatori hanno un orecchio assoluto, per chi non lo sapesse.

Oltre a essere visti certi match andrebbero ascoltati attentamente. Siamo partiti dall’acustica, quasi sospesa, per creare un ponte immaginario tra il mondo delle auto elettriche e quello del tennis. E nello specifico tra la casa dell’Ovale Blu e le Nitto ATP Finals, giocate sul cemento indoor al Pala Alpitour di Torino, in questi giorni.

Ma facciamo un passo indietro.

Sapersi adattare al cambiamento, reinterpretando le regole del gioco per creare qualcosa di nuovo, in qualsiasi ambito. È questo il significato del claim “game changer” che Ford ha usato per presentarsi proprio a Torino, all’evento di chiusura della stagione ATP. In campo gli otto migliori giocatori del mondo e le otto migliori coppie di doppio della stagione.

La transizione ecologica è cosa ormai arcinota, occorre mettersi al pari di quel nuovo sistema economico, culturale e sociale, attuato su scala globale, che rispetta i criteri di sostenibilità ambientale e rispetto del pianeta. Stiamo parlando di un chiaro momento game changing, che sta facendo e farà la differenza nel settore della mobilità e non solo.

Ford tra i suoi momenti del passato che sono stati in grado di incarnare lo spirito del proprio tempo e dare vita a un cambiamento, segnando così un nuovo corso, registra l’anno 1964. Coincide con il lancio di Mustang, un’icona, un bestseller. Un’auto sportiva, di quelle che gergalmente vengono definite muscolose, con il suo motore V8 dall’inconfondibile rombo che nonostante siano passati quasi sessant’anni dal suo ingresso sul mercato, continua ad affascinare intere generazioni. E torniamo a parlare dell’acustica che oggi, per tornare ai giorni nostri, si azzera quasi, come a non sentire più il rumore dei colpi di Novak Djokovic che schianta in semi finale lo statunitense, Taylor Fritz.

La Mustang è un’auto che si è fatta mito e che ha saputo superare le barriere del tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri e dover fare i conti con un ambiente da salvaguardare. È lì che prende vita un chiaro momento game changing. Avviene nell’esatto istante in cui proprio la Mustang, diventa la prima vettura elettrica di Ford.

Una vera e propria sfida, per la Mustang Mach-E, che si ritrova ad avere un motore a zero emissioni in grado di percorrere fino a 600 km con una sola ricarica. Si riscopre sostenibile, pur rimanendo performante e all’avanguardia, con quello stile assolutamente distintivo e quella connettività cloud che oggi è richiesta ad ogni vettura che si rispetti.

I tempi cambiano, come le regole da rispettare e i doveri da assolvere, resiste solo chi resta al passo oppure gli eroi come il serbo trentacinquenne Nole, uno che riesce ad essere distrutto un minuto prima e a diventare il vincitore un attimo dopo.

Silence please!

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