Dopo 2 mila km macinati, 400 litri di benzina bruciati, e una decina di treni di gomme consumati, siamo di nuovo on track
Eravamo partiti proprio da qui, dal Misano World Circuit Marco Simoncelli, lo scorso aprile, per lo shakedown di questa stagione agonistica cominciata in una maniera così particolare, tra il cambio di cilindrata – da 600 a 1000 – e la tipologia del mezzo, “nudo” e col manubrio alto anziché il classico carenato con i semimanubri.
Dopo una mezza dozzina di bandiere a scacchi, quasi 2.000 km di pista percorsi, 400 litri di benzina bruciati, una decina di treni di pneumatici consumati e una quinta posizione assoluta di campionato, siamo di nuovo qui ad appoggiare le gomme sullo strato invisibile di salsedine di questo tracciato immerso nella terra de mutor.
L’occasione ci viene offerta nuovamente da Actionbike, l’organizzatore tedesco che ha ospitato nei suoi eventi l’European Motorcycle Cup (EMC), il Campionato a cui ho partecipato in veste di pilota-narratore.
La formula con cui la tre giorni agonistica è strutturata è la medesima che ha caratterizzato tutte le tappe dell’EMC, ovvero, prove, qualifiche e gare, con le prime due modalità organizzate per gruppi nei quali i piloti hanno tempi sul giro simili, con tutto ciò che di positivo ne consegue in termini di sicurezza in pista.
