Max Blardone primo nella Gardenissima, lo slalom più lungo del mondo
Il campione racconta il suo ultimo successo in una gara originale e festosa, ma che richiede un'ottima preparazione
20 anni di storia, 6 km di lunghezza, 115 porte, 701 sciatori agguerriti da 19 nazioni: sto "dando i numeri" della Gardenissima, lo slalom gigante più lungo e originale del mondo, a cui ho partecipato a inizio aprile e che mi ha regalato un bellissimo primo posto!
La Gardenissima per me e molti altri sciatori è un appuntamento fisso e, conoscendola bene, sapevo di dover arrivare preparato. La pista non scherza con i suoi 1.000 metri di dislivello: partenza ai 2.518 del Seceda ed arrivo ai 1.458 metri di Plan de Tieja. Quest’anno ad affrontarla c’erano più di 700 atleti, un successone per questa gara nel cuore delle Dolomiti, che sportivi e competitivi come me non possono non amare.
La pista è lunga quattro volte in più di una agonistica tradizionale e richiede grande resistenza: sono riuscito a "domarla" memore dell’esperienza dello scorso anno, grazie a materiali giusti e adatti alla pista e con la preparazione fisica, allenata costantemente negli ultimi mesi. Così ho attaccato le 115 porte cercando di sfruttare al massimo la prima parte di pendio, più ripida e più veloce, e per acquisire il vantaggio necessario da gestire nella seconda parte di gara.
Il tempo finale è stato 3’49’’88, con un vantaggio di un secondo e mezzo sull’austriaco Otmar Striedinger, che si è piazzato al secondo posto. Davvero una grandissima soddisfazione! Per non parlare del clima di festa, con amatori e appassionati di sci e neve, della meravigliosa accoglienza dei fan già il giorno prima della gara, quando sono riuscito a stare un po’ con loro per autografi, foto, per scattare qualche selfie… A proposito, insieme ai tantissimi sportivi e grandi campioni del passato che partecipano alla gara, ne ho incontrato uno d’eccezione: Marc Girardelli! Con lui abbiamo scherzato un po’ e pubblicato un nostro video simpatico sulla mia pagina Facebook: l'avete già visto?
Insomma, tutti questi momenti di gioia continuano ad arricchire la mia vita da sportivo anche al di fuori dell’impegno agonistico, perché come sapete questa passione non finirà mai. E il giorno seguente è stato anche il turno di bambini e ragazzi, scesi in pista per la “Gardenissima Kids”, la competizione per i più piccoli: spero che proprio loro possano diventare i grandi campioni di domani … e chissà che un giorno non ci sarà anche il mio piccolo Alessandro a cimentarsi sulle piste della Val Gardena!