«L’ho fatto per il gusto di osservare la Terra da lontano» ha detto il patron di Amazon Jeff Bezos dopo essere sceso dal razzo che lo ha portato fuori dall’atmosfera terrestre. Come lui sono tanti i miliardari a caccia di esperienze adrenaliniche o di pezzi unici dal valore inestimabile. Viaggio nelle passioni costosissime di magnati ed emiri, tra yacht sterminati come navi, attici con (incredibile) vista e aerei che in realtà sono ville con le ali.
Panfili grandi come navi da crociera, jet privati con piscina, attici sui grattacieli più alti. Gli sfizi che si concedono i nababbi, ricconi dai fatturati paragonabili all’utile di un intero Stato, non hanno limiti. Quello che ha fatto più scalpore è il viaggio nello spazio del miliardario e fondatore di Amazon Jeff Bezos del 21 luglio scorso. Un capriccio che l’imprenditore si è voluto regalare «per il gusto di osservare la terra da lontano» ha poi spiegato. Costo del biglietto per chi voleva «bucare» con lui l’atmosfera a velocità supersonica? Ventotto milioni di dollari. Bezos e il fondatore di Virgin Richard Branson, a distanza di pochi giorni, insieme agli equipaggi Blue Origin e Virgin Galactic, sono stati i primi miliardari a effettuare voli turistici spaziali privati «senza essere astronauti», come ha precisato la Nasa.
Hanno sì coronato un sogno, ma al contempo, hanno aperto nuove frontiere galattiche al turismo d’élite. Branson sta studiando trasferte spaziali up and down nella ionosfera in poco più di un’ora a 250 mila dollari a passeggero. Ma, per ora, le vere passioni dei super ricchi sono sulla Terra. L’imperativo è possedere pezzi unici, inestimabili, introvabili.
Il precursore è stato Bill Gates che, nel 1994, ha acquistato il Codice Leicester di Leonardo da Vinci (36 fogli databili tra il 1506 e il 1510). È l’unico dei codici di Leonardo a essere in mano a privati: il fondatore della Microsoft lo ha fatto suo per «soli» 30,8 milioni di dollari. Oggi non avrebbe prezzo.
Di super ricchi, veri miliardari, al mondo ce ne sono poco meno di duemila. La maggior parte provengono da America, Cina, Paesi arabi, India e Russia. Un’élite che, nel complesso, come riporta il magazine economico Forbes, vanta una fortuna da 9,1 trilioni di dollari.
Tornando alle passioni costose, tra gli imperativi dei moderni Paperone ci sono le case. Anche qui vige la regola dell’oggetto unico. Non importa il costo, l’importante è che non ce ne sia uno uguale o migliore. Chi vuole trovare un nido di lusso a Londra si rivolge ai Candy Brothers, i fratelli Christian e Nick Candy. Possiedono un patrimonio immobiliare personale di 1,2 miliardi di euro e gestiscono l’agenzia più esclusiva del Vecchio continente. Un esempio di casa che hanno messo in vendita di recente: attico di 1.600 metri quadri, al settimo piano di un edificio residenziale disposto su due livelli con affaccio mozzafiato su Hyde Park a Londra. Al suo interno ci sono spa, piscina da 21 metri di lunghezza, cinema, cocktail bar, cinque lussuose camere da letto, biblioteca privata, campo da golf. Prezzo: 175 milioni di euro.
Per trovare la «mansion» più costosa al mondo, invece, bisogna spostarsi in Costa Azzurra: Villa Leopolda, di proprietà di Lily Safra, miliardaria brasiliana che l’ha ereditata dal marito, il banchiere Edmond Safra, è valutata 506 milioni di dollari. A tale somma, poi, va sempre aggiunto il costo degli arredamenti. Per esempio Tamara Ecclestone, figlia dello storico patron della Formula 1, nella propria toilette ha una vasca da bagno da 615.000 euro, realizzata con cristallo bianco proveniente dall’Amazzonia.
E non è nemmeno tra le «bathtub» più costose al mondo. Nelle ville del complesso XXII Carats al Palm Jumeirah di Dubai, residenza con ville di lusso, sono installate vasche da un milione di euro ciascuna.
In questa calda estate la sfida a chi ha lo yacht più costoso l’ha vinta a mani basse l’uomo d’affari malese quasi centenario Robert Kuok (sconosciuto ai più) che per il suo History Supreme ha speso ben 4,2 miliardi di euro. Disegnato dal britannico Stuart Hughes non è il più grande al mondo e nemmeno il più veloce, ma è il più prezioso: 30 metri di lunghezza ricoperti da 80 chili di oro e 20 tra platino e pietre preziose. A rendere unica l’imbarcazione sarebbe il residuo di un meteorite caduto sul nostro pianeta circa due milioni di anni fa e con il quale sono state rivestite le pareti del salone. Ma non finisce qui, questo yatch sfiora la leggenda. Il letto della camera principale sarebbe realizzato con ossa di dinosauro autentiche ricavate dai resti del Tyrannosaurus Rex, reperite in uno scavo archeologico in Arizona. Un valore storico, oltre che economico. I gusti sono gusti.
Lo yacht più lungo e costoso, quello che sta facendo morire di invidia tutti i vip che incrociano nel Mediterrneo, è del magnate russo (e patron del Chelsea) Roman Abramovich. Si chiama Solaris in omaggio al film sovietico del 1972 di Andrej Tarkovskij ed è costato 500 milioni di euro. È lungo 140 metri e, al suo interno, non ha cabine ma veri e propri appartamenti: 48 per la precisione. A bordo conta piscine e spa, un garage per ospitare motoscafi e un elicottero. Si vocifera che Abramovich, in una sala controllo segreta, nascosta tra gli otto ponti, abbia una control room da cui può gestire un sistema di difesa missilistica.
Dotazione bellica presente anche sul precedente yacht, l’Eclipse. Dovrebbe essere a bordo pure un sommergibile in grado di raggiungere i 50 metri di profondità. Pezzo unico di tecnologia e design, Solaris è stato realizzato dai cantieri di Lloyd Werft di Bremerhaven in Germania che, stando a quanto ha raccontato il quotidiano britannnico The Sun, per costruirlo ha creato un hangar «più grande e più alto di Buckingham Palace».
Quando devono solcare i cieli, i plurimiliardari sanno come lasciare il segno. I più lussosi? Al primo posto l’Airbus A380 privato del principe Al Waleed bin Talal, al cui interno ci sono stanze da letto, un luogo dedicato alla preghiera, palestra, sauna, perfino un campo da golf e una spiaggia. Praticamente una villa di lusso con le ali. Costo: oltre 500 milioni di euro.
Altro jet affittabile unico nel suo genere è il Boeing 747-8 VIP. Al suo interno un’area calpestabile di 445 metri quadri che include appartamento personale, salotto, ufficio e sala da pranzo. È il più lungo aereo passeggeri del mondo, nonché il secondo più grande mai costruito. Il prezzo di vendita (chiavi in mano) è di 367 milioni di euro. A cui poi vanno aggiunte le personalizzazioni interne. Ça va sans dire.
Dopo ville, yacht e aerei non possono mancare le auto. Anche qui a fare la differenza sono i pezzi unici o le edizioni limitate. La più richiesta del momento (ne fanno pochissimi esemplari all’anno e la lista d’attesa è top secret) è La Voiture Noire firmata Bugatti. Prezzo: 11 milioni di euro. I rumors dicono che uno di questi modelli sia ospitato nel garage di Cristiano Ronaldo.
E se da un lato c’è chi si regala i Codici di Leonardo da Vinci come ha fatto Bill Gates, c’è anche chi va a caccia di pietre preziose oversize. L’emiro del Qatar, Hamad bin Khalifa al-Thani, è riuscito recentemente ad accaparrarsi il diamante limpidissimo Wittelsbach Graff. Grande come una noce, dai caratteristici riflessi blu e grigi, ha le dimensioni di una nocciola. Per averlo l’emiro ha speso 67,4 milioni di euro. Ha investito un po’ meno il magnate russo Aleksey Shapovalov, che con 8 milioni di dollari ha regalato un brillante da 70 carati alla moglie 27enne, la modella Ksenia Tsaritsina, reputando quello precedente, di «soli» 30 carati, troppo modesto.