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Kate, Meghan e la guerra della marmellata

Kate, Meghan e la guerra della marmellata

Le tensioni tra le due cognate reali si arricchiscono di un nuovo capitolo e la battaglia di stile continua ai fornelli.

Stavolta la guerra è sulla marmellata di prugne. Una vende la ricetta sul sito del suo brand di cibo online appena lanciato tra mille polemiche, l’altra la offre gratuitamente ai ragazzi di una comunità di volontariato durante la sua visita in Galles. Meghan contro Kate, rieccole rivali. La tensione tra le due mogli dei figli di Carlo e Lady D è cosa nota, le due non si rivolgono la parola da quando il secondogenito del re ha deciso di abbandonare il suo Paese e la famiglia per abbracciare una vita lontana dalle pressioni reali. Nessun segnale di riappacificazione, anzi. L’ultima, elegante va detto, stoccata l’ha data Kate che con regale noncuranza, nel corso dell’ultima visita in Galles, tra la preparazione dei biscotti tipici e un sorsata di tè, si è offerta di mandare la sua ricetta della marmellata di prugne ad uno dei giovani volontari del Centro per la comunità. Ora i tabloids britannici sono pieni di cattiveria, ma il parallelo è venuto fin troppo facile. Come non pensare alla ricetta di un’altra marmellata di prugne, contenuta sul sito “As Ever”, il brand esclusivo appena lanciato da Meghan in concomitanza con l’arrivo di un nuovo show su Netflix che la vedrà protagonista insieme a compagni di fornelli illustri? Disquisire sulla qualità e la bontà delle due ricette è prematuro – vista la qualità delle prugne californiane sarebbe pure una gara impari….- perché in fondo la guerra si gioca su ben altri fronti: quello dello stile per esempio. Se prima di Megxit la rivalità si consumava su chi strappava più sorrisi alla Regina, mai come ora lo scontro tra cognatine scava altri fossati, fatti di comportamenti, quindi alla fine di sostanza. Kate, dopo un anno tormentato in cui ha sconfitto il cancro, ha riconquistato i sudditi che la rimproveravano di essere troppo algida, ritornando ad essere soltanto Catherine. E adesso che la malattia è in remissione, suggerisce ai genitori di prestare più attenzione all’emotivita’ dei loro bambini e ordina alla stampa di occuparsi del suo lavoro e non del suo abbigliamento. Pratica gentilezze a caso e insieme a William trasforma in successi le sue visite ufficiali. Sembra che quella in Australia sia andata così bene da far scrivere a certi quotidiani che gli Australiani dopo averli visti in azione siano persino più inclini a tenersi cara la monarchia. Differente, che di più non si può, la storia personale di Meghan, che a 43 anni, continua a riciclarsi e a reinventarsi senza soste tra alterne fortune e accuse di plagio. Dopo essere riuscita a portare via Harry dalla sua uggiosa e poco soleggiata terra natia, forse ha compreso che non tutto era andato come nei suoi piani. Lui resta combattuto tra la nostalgia per Londra e l’attaccamento alla sua nuova famiglia ed entrambi sanno che il nuovo corso americano li tollera soltanto. “Non ho intenzione di espellere Harry dagli Stati Uniti, ha già parecchi problemi con quella moglie terribile” avrebbe detto Trump a proposito di una vecchia diatriba su presunte irregolarità del permesso di soggiorno di Harry. Nel frattempo Meghan tenta maldestramente il riavvicinamento a corte e corre a mostrare solidarietà ai californiani colpiti dagli incendi. Ma lei vive a chilometri di distanza e i media fanno presto ad appiopparle il nomignolo di Maria Antonietta di Montecito. Ora la mossa della marmellata fa intendere che Kate non la lascerà avvicinarsi più di tanto. Almeno fino a quando lo charme della vecchia Europa non si accorgerà che per un pieno trionfo forse è meglio lasciare spazio anche a qualche spregiudicatezza dell’America trumpiana. Con buona pace delle prugne….

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