Gruppo Prada svela il nuovo volto dello storico «Caffè Principe» a Forte dei Marmi
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Gruppo Prada svela il nuovo volto dello storico «Caffè Principe» a Forte dei Marmi

Style, design, moda, tutto in un locale che ieri era storia ed oggi è icona

Apre ufficialmente oggi al pubblico, la storica insegna di Forte dei Mami, Caffè Principe, acquisita a ottobre 2022 dal Gruppo Prada e passata lo scorso 1° giugno sotto Marchesi 1824, il brand di pasticceria di proprietà dal 2014 di Patrizio Bertelli, patron del Gruppo Prada, che possiede diversi prestigiosi marchi nel settore del lusso (Miu Miu, Church’s, Car Shoe, Luna Rossa).

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Vista dall'esterno del Caffè Principe

Confermato quindi l’interesse del Gruppo nel settore dell’alta pasticceria e della ristorazione, visto anche il recente acquisto, all’asta, dello storico Caffè dei Costanti di Arezzo (città di origine di Bertelli), che risale al 1805 e occupa la location che custodisce gli affreschi della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca, senza dimenticare che nella stessa piazza, possiede anche l’ex Farmacia del Cervo, oggi trasformata in un ristorante gastronomico e il ristorante Buca di San Francesco.

La nuova apertura in Versilia per Marchesi 1824 va a sommarsi ai tre store di Milano, a quello nel centro di Londra, a Mayfair.

Quello della Toscana è un unicum però, dal momento che il Caffè ha conservato il nome originario che ha fatto la storia di quelle mura e che proprio adiacente ha la boutique Prada Donna. Un progetto (iniziato a febbraio) che pone al centro la valorizzazione del territorio e della tradizione italiana, realizzato in collaborazione con l’architetto fiorentino Michele Bonan. Si è voluto dare valore a quello che era uno storico caffè italiano e per farlo sono stati scelti arredi originali risalenti agli anni ’50. Previsto un recupero totale di utilizzo della terrazza panoramica, che ospiterà un altro bar, per la quale è ancora in corso l’iter progettuale: “Frequento Forte dei Marmi da sempre – dichiara Bonan - e aver avuto questo incarico dal Signor Bertelli è stato un immenso onore. Il bar lo conoscevo bene, era vissuto tanto all’esterno e mai al suo interno. Forse i fortemarmini venivano qui a giocare a carte d’inverno. L’idea era di rendere accessibile e di facile lettura anche l’interno. Di alcune cose non vedrete il cambiamento, come se fossero sempre state qui, credo che il bello del nostro lavoro sia far sì che l’intervento non si legga. Abbiamo conservato foto storiche alle pareti che vogliono in maniera ironica riportare alla mente il look and feel degli anni ‘50, come anche le sedie esterne in legno, riprodotte a partire da disegni originali degli anni ’60. Attraverso alcuni tocchi si intravede Prada, a partire dai tessuti scelti per le tende che arrivano dall’archivio storico del Gruppo. Un Caffè da visitare in cui è possibile mangiare un croissant su una sedia di Bonacina o una di Gio Ponti”.

Il direttore dello store sarà Valentino Casamenti, che arriva dal mondo dell’ospitalità e da un contesto alberghiero: “La parte Food and Beverage l’ho toccata in passato ma sempre a lato rispetto al mio core business che era rivolto all’ospitalità. Un concetto ampio, a 360°, che oggi puoi sviluppare in un albergo come anche in un bar, o in una pasticceria. Questa nuova avventura mi dà la possibilità di approfondire aspetti, visti e non toccati. Dovremo essere pronti ad accogliere il mondo intero che arriva a Forte dei Marmi, dagli Stati Uniti, al mercato arabo e a quello orientale che si sta aprendo”.

Il maestro pasticcere Diego Crosara è il Pastry Creator Director. Non cambia l’offerta gastronomica (piatti freddi, tramezzini, insalate, focacce) rispetto a Milano, se non per la varietà di gusti di gelato proposti (12 contro i 4/6), per l’impasto del bombolone che qui prende la forma di una ciambella, per il budino di riso che si fa torta di riso e per il packaging, griffato in questo caso Caffè Principe:Abbiamo fatto una selezione di proposte gastronomiche, classiche, rivisitate a livello di ingredientistica, di sapori, di zuccheri. Se parliamo di produzione, quasi tutte le basi partono da Milano, qui abbiamo tre pasticceri del posto che hanno fatto sei mesi di training da noi, a Milano, e che si occuperanno delle rifiniture, della lievitazione, dei croissant, delle farciture. Per il momento saremo aperti sette giorni su sette, dalle 7.30 alle 00.30. Quest’inverno faremo gli ultimi ritocchi di restauro”.

All’interno presente una forza lavoro che oscilla tra le 24 e le 30 persone, quattro delle quali arrivano dalla vecchia gestione. Le divise di tutto il personale sono disegnate da Miuccia Prada. Giusy Antignani, direttore delle risorse umane di Marchesi 1824 dichiara: “Insieme al direttore retail abbiamo iniziato a costruire la squadra lo scorso febbraio, erano previsti mesi di formazioni nello store di Milano e la condivisione dei nostri manuali di servizio, l’insieme di quelle procedure che fanno sì che lo standard sia ugualmente alto in tutti i punti. La curiosità e la passione sono i due punti necessari per costruire una squadra in grado di lavorare insieme nel migliore dei modi. Per alcune posizioni è importante l’esperienza e una formazione tecnica, vedi il barman o il pasticcere. Le lingue per noi sono importanti e abbiamo avuto la fortuna di costruire un team con un alto livello di scolarizzazione. L’ultimo team building fatto prima dell’apertura aveva come tema portante la gentilezza. Oltre a servire un buon prodotto, in una location bellissima, per noi l’attenzione all’accoglienza è centrale. In questo caso a fare la differenza saranno i nostri ragazzi”.

E così Prada si fa accoglienza.


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Nadia Afragola