Genitori gay, i papà "funzionano" come le mamme
Una ricerca mostra che il cervello dei papà omosessuali sviluppa le caratteristiche di entrambi i genitori
Elton John e il compagno David Furnish (nonché ormai coniuge a tutti gli effetti dallo scorso marzo) forse lo sapevano già: nelle coppie gay con figli, il papà riveste un ruolo alquanto speciale, molto di più di un papà "tradizionale". Nei genitori omosessuali, infatti, il padre racchiude in sè anche le caratteristiche tipiche delle mamme, ovvero tutte quelle che riguardano la sfera prettamente emotiva. Senza però rinunciare a quelle tipiche maschili nel rapporto coi figli, ovvero quelle dell'area cognitiva.
Insomma, il sesso dei genitori nelle coppie gay non conterebbe poi molto. Per dimostrare ciò un gruppo di ricercatori dell'università israeliana Bar-Ilan ha analizzato le aree cerebrali che si attivano in diverse tipologie di neogenitori: padri e madri sia eterosessuali che omosessuali. Il risultato è stato per certi versi sorprendente: il cervello dei neopapà gay sviluppa dei percorsi tipici sia delle donne che degli uomini appena diventati genitori.
In particolare le risonanze magnetiche hanno evidenziato come le mamme hanno un picco di attività cerebrale nelle regioni che riguardano soprattutto la sfera emotiva, mentre i papà soprattutto nell'area cognitiva, cioè quella che si occupa di "decifrare" il linguaggio tipico dei bebè, come il pianto. Nei papà omosessuali entrambe le attività erano presenti.
Dallo studio è emerso anche che il cervello dei padri gay aveva una maggiore interconnessione tra i due emisferi. Non è ancora chiaro se questo processo si sviluppi per "adeguamento" ad una situazione particolare o se fosse già presente, ma poco importa: da Ricky Martin (padre di Matteo e Valentino , avuti da una madre surrogata) a George Micheal (la cui voglia di diventare genitore non è ancora sbocciata) avranno di che essere soddisfatti!