Fabrizio Villa. People - la mostra
Fabrizio Villa
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Fabrizio Villa. People - la mostra

Sino al 20 febbraio, negli spazi della galleria KōArt di Catania, la mostra personale del fotografo Fabrizio Villa

Tra i più noti fotogiornalisti contemporanei, specializzato in fotografia aerea, da oltre trent'anni Fabrizio Villa intreccia, nei suoi lavori, storie di disagio sociale, immigrazione e guerra con fatti d'attualità, fenomeni naturali, ritratti di protagonisti del nostro tempo: i suoi scatti hanno documentato la morte e la distruzione della Bosnia, l'Intifada in Cisgiordania, i disastrosi terremoti della Turchia, le eruzioni dell'Etna, il lavoro degli ultimi carbonai calabresi, la dignità ferita dei nuovi poveri, la quotidianità di chi ha scelto di vivere nell'isolamento e nel silenzio seguendo una vocazione spirituale nei conventi di clausura. E molti di questi reportage sono diventati mostre... Come "People", la personale che Catania, sua cità natale, dedica all'artista.

La mostra

Curata da Aurelia Nicolosi e Marilina Giaquinta, "People" può essere definita una sorta di "summa", un racconto sintetizzato che, in cinque immagini di grandi dimensioni, racchiude tutto lo spirito di Fabrizio Villa e la sua predilezione per l'elemento umano, sempre identificato ed identificabile, anche quando il singolo sembra perdersi in una moltitudine: esattamente come nello scatto intitolato Chef all'Opera, selezionata dal «New York Times» tra le foto più rappresentative del 2019 e presentata al pubblico per la prima volta.

"Fabrizio Villa - scrive nel suo testo la curatrice Marilina Giaquinta - rappresenta la "gente" come puntini lontani e indistinguibili, sparsi su frecce direzionali, quasi un pendant di colore con le acque scure del lago (e non importa se si tratta del ponte galleggiante sul Lago d'Iseo dell'artista Christo Yavachev), come fiume straripante di devoti che ricopre la piazza e la via in un magma arginato dall'austerità delle chiese e dei palazzi barocchi, come corpi inerti fissi immobili, distesi al sole o sotto ombrelloni variopinti, come volti chiusi e addormentati di mamme e bambini in mezzo a stracci e a coperte di risulta, come angeli candidi in mezzo al velluto rosso del teatro lirico, quasi disegni di un tromp l'oeil, che rammentano i merletti del Teatro Olimpico palladiano. Puntini, colori, magma, coperte, biancore, senza volti, senza sembianze, folla unita e separata allo stesso tempo, mare della vacanza e mare della disperazione stanca, religione che non è preghiera ma culto, che non è spirito ma devozione".


Fabrizio Villa, Tutti al mare, Polignano a mare, Bari (da elicottero)Fabrizio Villa


La mostra, dove e quando

People-Fabrizio Villa

KōArt – Unconventional Place, via San Michele, 28 – Catania

01 - 27 febbraio 2020

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Rita Fenini