Dobbiamo stare in casa? E allora riscopriamo la gioia di mettersi ai fornelli. Ogni giorno vi proponiamo una ricetta semplice da fare con quello che abbiamo in casa. E la domenica: la ricetta della festa anche filmata.
La domenica quando eravamo bambini si aspettavano il babbo o il nonno, magari di ritorno dalla Messa, con il vassoio delle paste. Erano quei dolci esuberanti di crema, morbidi di panna, spessi di cioccolata il segno tangibile della festa! Beh abbiamo deciso di riproporre con l’aiuto di Paolo Cacciani, cuoco di grande tradizione che ha il suo bellissimo ristorante appunto il Cacciani a Frascati, le paste della festa, ma stavolta salate. Attingendo anche ad un dono dell’orto che ci racconta ancora il sapore dell’inverno, ma ci accompagna al profumo della Primavera. Provate dunque a fare questi “Bigné di broccoli e salsiccia con crema di pecorino”. Apparentemente la ricetta può sembrare complicata, ma sappiate che in una mezz’oretta è pronta. Vi consigliamo di comprare i bignè già fatti – si trovano in panetteria e al supermercato – anche se in coda vi diamo i suggerimenti di come realizzarli. Potete usare questo piatto sia come antipasto, sia come secondo. Vi viene buono sicuramente in questi giorni in cui dobbiamo, ma è anche bello, stare in casa, ma quando torneremo a riceve gli amici sarà un ottimo amuse-bouche per una serata.
Millefoglie di melanzane capesante e mozzarella di bufala con pesto al basilico
Dicono che andremo al mare in una sorta di incubatrice. Sì le barriere di plexiglass per una cottura lenta al vapore! A dirlo con il suo nome tecnico diventa subito meno simpatico: polimetilmetacrilato! Insomma plastica e per fortuna che dovevamo liberarcene! Scherzi a parte con le belle giornate cresce la voglia di mare. E allora possiamo aiutarci con la fantasia e con i sapori da portare in tavola. Questa ricetta sposa i profumi dell’orto con i sapori del mare e può essere sia un secondo piatto sia un antipasto dipende dalle quantità. E’ facile da preparare, richiede solo un po’ di pazienza. E tanto rispetto, che peraltro in cucina non deve mai mancare, per gli ingredienti. Ai fornelli, dunque!
Ingredienti per 4 persone:
Per la millefoglie: 2 melanzane grandi, un mazzetto di basilico, 15 capesante, alcuni pomodori datterino, 1 mozzarella di bufala, coriandolo q.b., sale
Per il pesto: 300 g di basilico, 20 g di mandorle, 20 g di pinoli, 30 g di Montasio stravecchio, olio extravergine di oliva, sale
Per la guarnizione: basilico, pomodorini canditi
Procedimento
Tagliate le melanzane a fette dello spessore di 2 millimetri, mettetele in uno scolapasta spolverate di sale per far uscire tutta l’acqua. Dopo circa 5 ore tamponatele con un panno e grigliatele a fuoco vivo (in alternativa potete passarle al forno nella placca ricoperta di carta forno e appena appena unta con un po’ di olio extravergine di oliva: a 160° per 15/20 minuti ottenete lo stesso effetto). Comporre la millefoglie a strati alternando melanzane, basilico, capesante, pomodori datterino, mozzarella a fette, coriandolo e sale (predisporre circa 4 strati). Completate la millefoglie con un’altra fetta di mozzarella che avete fato ben scolare, ricordate che la mozzarella di bufale è più acquosa, e una foglia di basilico.
Gratinate in forno a 180° per 10 minuti. Nel frattempo preparate il pesto: utilizzare lo stesso procedimento di quello alla genovese, pestando tutti gli ingredienti e aggiungendo a filo l’olio extravergine sino a ottenere un composto cremoso. Infine impiattate la millefoglie, condite con il pesto, guarnite con foglie di basilico spezzettate e pomodorini canditi. Volendo potete anche sciacquare i gusci delle capesante e metterli nel piatto. Versateci dentro il pesto che poi ogni commensale utilizzando la conchiglia farà colare sulla millefoglie.
Come far divertire i bambini
Sarà compito loro quello di pulire le conchiglie delle capesante, vedrete quante storie sono in grado di inventare su quello strano ventaglio!
Abbinamento
Qui ci vogliono dei bianchi di personalità. O un Pigato del Ponente Ligure, oppure un bianco piemontese che era stato dimenticato, ma che fortunatamente torna in auge come la Nascetta, oppure se volete più nerbo un deciso Trebbiano d’Abruzzo.
