Per chi si fosse stancato del solito Spritz e volesse provare drink alternativi ecco cinque mix (con le ricette per prepararli a casa) creati con Brut Grande Réserve e Blanc de Blancs da un noto bartender milanese.
Che aperitivo è senza una fettina di salame?
C’è una variazione sul tema «drink dell’estate» che sta diventando tendenza. Munitevi di gin, vodka, succo di lime, zucchero, foglioline di menta e ghiaccio (e fin qui, nulla di nuovo), ma poi largo alle bolle per eccellenza, quelle di Sua Maestà lo champagne. L’idea è insolita, sublime, snob quanto basta e soprattutto vincente. Provare per credere.
Si può iniziare replicando le esclusive ricette che il bartender, nonché patron del Rufus di Milano, Alessandro De Luca rivela in queste pagine a Panorama. Per realizzarle, il talento della mixology ha usato Comte de Montaigne, bollicina top prodotta nel territorio dell’Aube, nelle sue declinazioni Blanc de Blancs Grande Réserve e Brut Grande Réserve.
Il risultato? Opere d’arte in vetro, inebrianti, perfette al tramonto e, dettaglio non da poco, non così caloriche come si potrebbe pensare: dalle 230 alle 280 calorie. Strappo sempre concesso quando c’è lo zampino del raffinato ed eterno perlage francese.
1 Southside Royale

Sublime con il Cosciotto d’Agnello Il Brut Grand Réserve è il protagonista di questo drink. Dal perlage vivace, ricco di bolle fini e persistenti, regala aromi di grande intensità, ricchi e fruttati. In bocca è fresco, non dolce, e unisce armonia, rotondità e lunghezza persistente.
Gli ingredienti
Champagne Comte de Montaigne Brut Grande Réserve; gin; menta; succo di lime; zucchero.
Come prepararlo
Per un Southside Royale rinfrescante è necessario innanzitutto tritare finemente qualche foglia di menta e inserirla nel bicchiere. Aggiungere successivamente gin, succo di lime e zucchero. La «chiusura» con lo Champagne Brut completa il cocktail.
Bicchiere consigliato
Tumbler basso.
2 French 75

Irresistibile con l’antipasto di Asparagi alla Bismarck
Perché questo cocktail dia il massimo serve uno Champagne Brut Grande Réserve.
Gli ingredienti
Champagne, gin; succo di lime; zucchero.
Come prepararlo
Per un French 75 è necessario mixare lo zucchero con il succo di limone fino a quando lo zucchero si scioglie. Aggiungete il gin, shakerate con ghiaccio e filtrate finemente in un bicchiere freddo. Completare con lo Champagne Brut e mescolare delicatamente.
Bicchiere consigliato
Flûte.
3 Red Fairy

Dà il suo meglio accompagnandolo con cioccolato fondente Extra 70 per cento Grazie alla sua freschezza e alla sua persistente lo Champagne Brut Grande Réserve impreziosisce il Red Fairy con un gusto fruttato e che dura.
Gli ingredienti
Champagne; liquore alla ciliegia Sangue Morlacco; crema cacao bianco; vodka Grey Goose. Qualche foglia di timo per la decorazione.
Come prepararlo
Per il Red Fairy è sufficiente aggiungere, in sequenza, liquore alla ciliegia Sangue Morlacco, crema al cacao bianco e vodka Grey Goose. Qualche cubetto di ghiaccio e, infine, completare il cocktail con lo Champagne Brut.
Bicchiere consigliato
Tumbler alto.
4 Il Cavaliere

Perfetto con i crostacei Questo cocktail è a base di Blanc de Blancs, lo champagne prodotto esclusivamente con uve a bacca bianca.
Gli ingredienti
Champagne Blanc de Blancs Grande Réserve; liquore St. Germain; liquore Farmily; 2/3 gocce di liquore alla camomilla; Angostura. Non fatevi mancare qualche scorza di arancia essiccata per impreziosire il drink.
Come prepararlo
Dopo aver messo in sequenza il liquore St. Germain e il liquore Farmily, basta aggiungere l’angostura e 2/3 gocce di liquore alla camomilla. Infine, dopo aver inserito qualche cubetto di ghiaccio, completare il cocktail versando lo Champagne Blanc de Blancs.
Bicchiere consigliato
Cordial glass.
5 Absolutely Fabulous

Ideale con piccola pasticceria È ancora il Brut Grande Réserve a dare personalità a questo cocktail con freschezza e mineralità.
Gli ingredienti
Champagne Brut; vodka; succo di cranberry e chicchi di melograno per dare personalità alla decorazione.
Come prepararlo
L’Absolutely Fabulous si realizza mixando vodka e succo di cranberry (mirtillo rosso americano) e aggiungendo lo Champagne Brut.
Bicchiere consigliato
Coppa da cocktail.
Che aperitivo è senza un prosciutto tagliato a coltello?

Un aperitivo all’italiana non può prescindere dall’essere accompagnato con un’eccellenza indiscussa della nostra gastronomia: i salumi. Prosciutto crudo, culatello, ma anche cinta sense, capocollo, lonzio e molte altre prelibatezze sono l’emblema non solo del nostro mangiar bene ma anche dell’incredibile varietà dei nostri territori. Basta dire che esistono non meno di 300 tipologie diverse di salumi di cui 21 godono del marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) e 22 di quella IGP (Indicazione Geografica Protetta). Ecco qualche suggerimento da mettere a fianco di un buon calice di vino per un aperitivo speciale.
Culatello di Zibello
Molti lo considerano i re dei salumi italiani perché si ottiene solo dai fasci più pregiati della coscia del suino. Un alimento DOP fortemente ancorato al suo territorio di appartenenza quello della Bassa parmense nelle zone intorno alle rive del Po, tra i paesi di Busseto, Zibello, Soragna, Roccabianca. Si dice che l’ingrediente segreto del culatello sia la nebbia che avvolge questi territori nei freddi inverni e che contribuisce in modo essenziale alla maturazione e alla stagionatura del salume. Al palato è una poesia, dolce e delicato.
Lardo di colonnata
Non è dietetico, diciamolo subito, ma concedersi questa prelibatezza ogni tanto ne vale la pena. Anche in questo caso è il territorio a fare la differenza, quello Alpi Apuane in Toscana. Il piccolo paese di Colonnata in provincia di Massa Carrara produce questo alimento povero che ha origini probabilmente già in epoca romana, ma la sua fama è decisamente più recente. Il lardo IGP viene stagionato in conche di marmo delle famose cave scelte per le celebri sculture di Michelangelo. Il risultato è un alimento delicatissimo, morbido, che si scioglie in bocca con un gusto impreziosito da erbe e spezie. Valida alternativa è il Lard d’Arnad della Val d’Aosta).
Salame d’Oca di Mortara
Ci sono in Italia non meno di 100 tipi diversi di salami, questo insaccato è però piuttosto particolare perché è uno dei pochi realizzato con carni magre d’oca e di maiali, cotte. Anche in questo caso c’è il marchio IGP a sottolineare la rilevanza della zona d’origine che è quella di Mortara e della Lomellina, all’interno della provincia di Pavia. Questo salume si produce con le stesse modalità sin dal XV secolo ed è il risultato della contaminazione fra culture gastronomiche diverse: le abitudini alimentari ebraiche che introdussero la carne d’oca e la tradizione contadina locale da sempre avvezza gli insaccati di carne suina. Gusto dolce e delicato, la consistenza è morbida.
Prosciutto di Carpegna
Il prosciutto crudo è uno dei simboli della nostra tavola e un prodotto di grande appeal sulle tavole di mezzo mondo. Ovviamente il crudo di Parma e il San Daniele sono quelli più blasonati ma non mancano interessanti alternative come quello prodotto nelle Marche. Il Prosciutto di Carpegna, DOP, nasce all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, tra le colline del Montefeltro, sconfinando nelle vicine terre emiliane e toscane. Il lavoro ancora a mano come si faceva già nel 1400, insieme alla speciale salatura con sale marino e il mix di spezie, tra cui la paprika, donano a questo prosciutto un gusto davvero unico, fragrante e aromatico.
Capocollo di Calabria
Oltre all’Nduja di Spilinga, alla soppressata bianca e alla spianata la Calabria regala ai palati un altro insaccato imperdibile, il capocollo. Viene preparato utilizzando le carni della parte superiore del lombo di suini appartenenti alle razze tradizionali come la Calabrese, la Large White e la Landrace Italiana. Stagionato appeso al soffitto per almeno 100 giorni, ma anche fino a un anno, in ambienti freschi e asciutti, ha un sapore decisamente particolare per la presenza di pepe e peperoncino. È perfetto da accompagnare ad un calice di bollicine.