La rivincita, storia di soprusi e riscatto di Leo Muscato | Video
Immagine del film "La rivincita" (Foto: Altre Storie)
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La rivincita, storia di soprusi e riscatto di Leo Muscato | Video

Dal 6 giugno su RaiPlay, nel segno dell'hashtag #ilCinemaNonSiFerma, è un dramma famigliare su nuove povertà e forza di lottare

La rivincita di Leo Muscato è uno degli otto film che fanno parte dell'iniziativa "La Rai con il cinema italiano", hashtag #ilCinemaNonSiFerma. Con le sale cinematografiche ancora chiuse per l'emergenza coronavirus, La rivincita debutta direttamente su RaiPlay dal 6 giugno.
Regista e drammaturgo di Martina Franca (Ta), attivo sia nel teatro di prosa che nella lirica con opere messe in scena, tra gli altri, al Teatro Petruzzelli di Bari, all'Opéra de Monte Carlo, a La Fenice di Venezia e al San Carlo di Napoli, Muscato con La rivincita fa il suo esordio al cinema (per ora, però, senza essere proiettato davvero al cinema), con una produzione Altre Storie con Rai Cinema.

Girato in Puglia, a Martina Franca, La rivincita è un dramma di sconfitte e resilienza, verso il tribolato riscatto. Una storia familiare che racconta la realtà difficile e complessa dell'Italia di oggi: la nuova povertà, le ingiustizie, i soprusi, ma anche la forza di lottare, nonostante tutto, di non arrendersi mai.
Nel cast tra gli attori principali Michele Venitucci, Michele Cipriani, Deniz Ozdogan, Sara Putignano. La colonna sonora è firmata dal compositore e musicista Paolo Fresu. Il finale del film è accompagnato dalle note del brano No potho reposare, un canto d'amore della musica tradizionale sarda, nella sua versione arrangiata e interpretata da Fresu.

La trama

I protagonisti abitano in una vecchia casa divisa in due micro appartamenti. In uno ci vivono Vincenzo (Cipriani) e sua moglie Maja (Ozdogan). La loro casa sembra una bomboniera per come è pulita e perfettamente in ordine. Nell'altro, invece, ci abitano Sabino (Venitucci), fratello di Vincenzo, sua moglie Angela (Putignano) e il loro bambino Marco.
Le disavventure economiche e familiari di questi due fratelli e delle loro moglie iniziano con l'esproprio di un terreno in cambio di un risarcimento irrisorio e con il sogno di poter avere un figlio.
Non avendo altra scelta a disposizione, i due fratelli finiscono in mano al malaffare. Per poter sanare i debiti i e assecondare il desiderio di maternità della moglie Maja, Vincenzo si infila in una strada a cui nessuno, in un Paese normale, dovrebbe avere accesso. Anche Sabino e sua moglie sono in grande difficoltà con un figlio da crescere. Ma la forza del loro legame familiare li spinge a non arrendersi e ad andare avanti in una lotta per la sopravvivenza, sapendo che esiste sempre la rivincita contro la "porca miseria".

«I nostri personaggi sono sempre in bilico fra realismo e paradosso, perché l'intento era descrivere un certo mondo che ci circonda, dandone un quadro fortemente evocativo e metaforico» dice Muscato. «"Non ti rassegnare, mai ti devi rassegnare". È questo l'adagio che scandisce le loro giornate. Nonostante le batoste, loro rimangono in piedi e non mollano mai. Di fronte alle difficoltà, rilanciano sempre a testa bassa, con l'ottusa tenacia dei disperati stretta tra i denti. Forse è per questo che alla fine, quando riescono a prendersi la loro rivincita su tutto, noi sentiamo di voler assomigliare un po' a loro».

In questo video in esclusiva un estratto del film La rivincita:

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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