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Mini piscine da sogno: il lusso compatto che trasforma giardini e terrazzi in spa private

Mini piscine da sogno: il lusso compatto che trasforma giardini e terrazzi in spa private

Facili da installare, ricche di funzioni-benessere e dal design ricercato. Ecco le vasche che trasformano terrazze e giardini in rifugi riservati. E non servono permessi, ma solo voglia di tanto relax (e frescura).

L’estate 2025 è e sarà rovente. C’entrano le masse d’aria calda in arrivo dal Sahara, e chissà che altro. Per combattere la calura, chi ha lo spazio giusto può pensare a mettersi in giardino o sul terrazzo una “mini piscina”. Si tratta di rinfrescanti bacini casalinghi, pronti da installare chiavi in mano. Insomma: un investimento accessibile e senza troppa burocrazia. Sono parecchi i pregi delle mini pool. Come dicevamo, intanto non richiedono pratiche edilizie né le operazioni di scavo necessarie alle piscine tradizionali; inoltre, nella stragrande maggioranza dei casi non comportano l’obbligo di autorizzazione condominiale (anche se sarebbe consigliabile eseguire un test di carico sulle solette della propria abitazione in caso di posa su balconi e solarium, considerando il peso della piscina piena). Tra i vantaggi di queste vasche ci sono poi le dimensioni ridotte, la rapidità dell’installazione, la facilità di pulizia, i consumi idrici contenuti e le prestazioni ibride, che vanno dal nuoto controcorrente fino alla cromoterapia: tutti plus che trasformano la mini piscina in un’autentica spa polivalente per uso domestico.

Fra le prime aziende italiane a cavalcare il trend è stato il gruppo Novellini, leader a livello internazionale per la produzione di box e piatti doccia, vasche idromassaggio in acrilico, cabine integrali e radiatori. L’azienda mantovana aveva visto lungo già nel 2019 progettando Divina, l’evoluzione della collezione di vasche idromassaggio indoor. Nel 2020, in piena pandemia, arriva la prima Divina Outdoor M, e sarà proprio il successo di questo modello che farà germogliare la serie completa in quattro misure, inclusa la XXL, pronta ad accogliere fino a sei persone. In tutti i formati, le superfici materiche, ecosostenibili e resistenti a qualunque clima garantiscono igiene e durevolezza nel tempo, mentre una tecnologia all’avanguardia, nascosta e silenziosa, migliora il relax e la fruibilità della piscina in qualunque stagione.

Per creare un’oasi di Giappone in un giardino ombroso o nell’angolo di un cortile privato di città è perfetta la DR-Cemento di Agape, una vasca che ricorda nella silhouette uno stagno stilizzato, ed esiste in versione free standing o incassabile a pavimento. Con l’impennata della richiesta di complementi per l’outdoor conseguente alla pandemia, questo modello è andato a fare compagnia a una serie di pezzi iconici già a catalogo, alcuni dei quali rieditati in materiali a prova di agenti atmosferici: è il caso di Ufo, un grande disco in acciaio inox del diametro di oltre 2 metri, e di Vieques, la vasca ovale posizionabile in esterni. E se si ama l’essenzialità con un tocco di colore, la mini piscina circolare della serie In-Out realizzata in un particolare cemento tinto in pasta, il Cementoskin, si può scegliere in cinque colori glamour, che spaziano dal rosso mattone al caffè.

Chi si mette in casa la mini piscina? Può essere il single che aspira a impreziosire in chiave wellness il terrazzo o la coppia che sceglie di regalarsi uno spazio di benessere per i momenti liberi, sia intimi che conviviali o, ancora, la famiglia con bambini. In realtà, come evidenziano gli esperti di Piscine Laghetto, anche nel nostro Paese ci si sta muovendo verso un “Water-Lounge Concept”, l’idea cioè di arredare i propri ambienti partendo dall’acqua intesa come esperienza ricreativa a 360 gradi e non più solo come elemento decorativo, e declinandola con vasche sempre più performanti, integrate con sedute e zone per il relax. In qualità di inventore dell’idromassaggio, Jacuzzi non poteva non “tuffarsi” nel settore delle mini-pool: le spa della serie J-300 sono caratterizzate da un design ergonomico e dagli speciali getti PowerPro, studiati per indirizzare i flussi d’acqua in modo mirato, sulla parte del corpo che deve trarne beneficio. L’estetica si arricchisce di appeal grazie ai nuovi colori e all’illuminazione Led attiva sopra e sotto l’acqua che di sera rende magica la mini piscina, e grazie alla tecnologia SmartTub, implementata nelle soluzioni top di gamma, è anche possibile controllare la Jacuzzi da remoto, via smartphone e tablet. Le mini pool Antibes e Riccione di Dimhora, invece, sono progettate soprattutto per il nuoto controcorrente.

Il principio su cui si basano è quello di un flusso di aria o di acqua che simula il movimento naturale del nuoto: grazie a un’elettropompa, è infatti possibile attivare getti che ricreano una corrente simile a quella dei fiumi e, regolando la potenza di erogazione, ci si allena anche restando sul posto. Se però l’esigenza è solo quella di regalarsi un po’ di frescura senza pretese natatorie, la soluzione può essere l’acquisto di una Stock Tank Pool: la piscina free standing in acciaio che, di fatto, è la rivisitazione cool degli abbeveratoi usati per il bestiame nelle vaste praterie americane. Dal 1886 queste vasche vengono fabbricate dalla Hastings, azienda statunitense specializzata in contenitori per l’acqua destinati agli allevamenti, ma è solo da qualche anno che ne è stato scoperto il potenziale leisure. Le mini piscine made in Usa, commercializzate in Europa col marchio Tankkd e importate in Italia da Garden Lab, sono disponibili in varie forme e misure, sono accessoriabili con poggiatesta e skimmer, e a fine estate si svuotano o si lasciano piene, protette da una copertura ad hoc. Con l’aiuto dell’apposita stufa a legna si possono anche riscaldare, per assicurarsi corroboranti immersioni sotto la neve. Quando temperature estreme e notti tropicali saranno solo un ricordo.

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