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I Beatles a fumetti

I Beatles a fumetti

Sin dagli anni ‘60 i Fab Four sono apparsi nei fumetti: commossi omaggi, biografie, citazioni, parodie: ecco alcune delle loro apparizioni editoriali italiane.

Ascoltati, amati e celebrati: sia durante la sua attività che nei decenni seguenti al quartetto di Liverpool è stata dedicata molta letteratura. I fumetti non fanno eccezione, con biografie, omaggi, storie immaginarie, comparsate e parodie.
In occasione dei cinquant’anni dall’uscita del loro primo singolo, ecco un elenco di alcuni fumetti editi in Italia in cui compaiono i Fab Four.

Tra i più recenti volumi a narrare la storia dei Beatles c’è “Baby’s in Black” , del tedesco Arne Bellstorf. Si tratta di uno struggente romanzo grafico ambientato durante il periodo in Germania della band inglese, e si concentra sul’amore tra il primo bassista dei Beatles, Stuart Sutcliffe e la fotografa tedesca Astrid Kirchherr. Il fumetto è edito in Italia dalla Black Velvet Editrice che ha pubblicato anche “Il piccolo libro dei Beatles” , in cui il francese Hervé Bourhis narra la storia del gruppo con un mix di fumetto, illustrazione, testo e grafica dell’epoca.

È invece del 1981/82 una biografia a fumetti dei Beatles di una quarantina di pagine, pubblicata a puntate sul settimanale britannico Look-In e poi raccolta in un numero speciale, in bianco e nero. In Italia è arrivata qualche anno dopo, nel 1988 e a colori:“Beatles, I quattro ragazzi che sconvolsero il mondo”, pubblicata in un supplemento a Tutto Musica & Spettacolo. Gli autori sono Angus Allan e Arthur Ranson, che all’epoca realizzarono vari fumetti tratti da serie tv ma anche strip dedicate a Elvis e ai Sex Pistols.

Nel 1965, in piena Beatlemania negli USA, sul numero 130 dell’antologico Strange Tales (Marvel) , il “sorridente” Stan Lee pubblica uno sconclusionato racconto di dodici pagine in cui due membri dei Fantastici Quattro, la Torcia Umana e la Cosa, hanno a che fare con i quattro musicisti. Da noi è stato pubblicato nel 1972, con il titolo “La Torcia Umana e la Cosa – Incontro coi Beatles”, nel numero 31 della testata Fantastici Quattro edita all’epoca dalle Edizioni Corno.

Quando molti anni dopo, nel 1994, Kurt Busiek e Alex Ross ripercorreranno molti momenti della storia della casa editrice nella miniserie dipinta “Marvels(in Italia sulla rivista Marvel Magazine e poi raccolta in volume dalla Panini) ricchissima di omaggi e citazioni, i Beatles faranno capolino tra gli ospiti presenti al matrimonio di Reed Richards e Sue Storm dei Fantastici Quattro.

Vale la pena segnalare – anche se il materiale è in parte inedito in Italia – che la stessa casa editrice ha sfornato ben due “Marvel Super Special” dedicati al gruppo. Il primo è il biografico Beatles Story che appare anche da noi come supplemento della testata Rolling Stone, nel 1980. Il secondo – dedicato a Sgt.Pepper – finì per restare nel cassetto anche nel paese d’origine e per essere pubblicato solo in paesi come Francia e Giappone: un vero cimelio per collezionisti, insomma.

Negli anni ’60 una serie tutta italiana – oggi semidimenticata – appare per i tipi della Astoria di Gino Sansoni: il formato è quel tascabile analogo al ben più popolare Diabolik (edito dalla casa editrice “gemella” Astorina) e l’operazione è di quelle decisamente commerciali, come nello stile spregiudicato dell’editore. “Teddy Bob“, con i testi di Pier Carpi, è infarcito – oltre che di situazioni noir e vagamente scabrose per l’epoca – di tutto l’immaginario legato al beat, dal linguaggio alla moda e ovviamente alla musica. Non mancano qua e là riferimenti ai Beatles tra le vignette; in quarta di copertina appaiono ogni volta ritratti dipinti da José Pin (pseudonimo di Giuseppe Pini): inevitabile l’inclusione dei Fab Four in questa particolare galleria.

Nel 1967 Paul McCartney viene dato per morto dopo un incidente d’auto: comincia così una delle più celebri leggende urbane, che nel 1969 avrà eco su radio e stampa e richiederà la smentita dei diretti interessati. I fan intanto impazziscono per rintracciare criptici indizi nascosti su copertine dei dischi e tra i solchi dei vinili dei Fab Four. Qualche anno dopo, nel giugno 1970 la DC Comics pubblica “Dead til proven alive”, una curiosa storia di Batman , giunta in Italia come “La Sostituzione” in un albo Williams (poi ristampato dalla Cenisio). Nella storia Batman e Robin indagano su Saul Cartwright (“Saul Cart” nell’edizione italiana,) omologo di McCartney e membro del gruppo Oliver Twists (in Italia solamente “Twists”). Manco a dirlo, girano voci sulla presunta morte di Saul/Paul in circostanze e sulla sua sostituzione nel gruppo con un sosia. Tra Robin che ascolta programmi radiofonici sulla vicenda e i Twists che ricordano i Beatles di Sgt. Pepper, la storia di 16 tavole scorre fino al colpo di scena: Saul è vivo; è invece il resto del gruppo, scomparso in un tragico incidente aereo, a essere stato rimpiazzato da perfetti cloni, grazie anche alla chirurgia estetica!

Pubblicato nella seconda metà degli anni ‘90, Red Rocket 7 è il capolavoro fumettistico di Mike Allred, una storia fantascientifica di azione che è anche un atto d’amore nei confronti della musica rock. Il protagonista principale è il settimo clone di un alieno, che compie un lungo pellegrinaggio che lo porta a conoscere, amare e influenzare le principali icone della musica, tra cui ovviamente anche i Beatles e in particolare Lennon, con cui vive i giorni eroici dei concerti in Germania, prima del grande successo. Il gruppo include ancora Pete Best e Stu Sutcliffe, ma viene mostrato in una vignetta l’incontro con il batterista di Rory Storm and The Hurricanes, tale Ringo Starr. Originariamente pubblicato sotto forma di fascicoli a forma di 33 giri, in Italia la  Bao Publishing ne ha pubblicato una raccolta in volume , che invece ha le dimensioni di un 45 giri.

Ideata da Gianluca Morozzi e Michele Petrucci, Hellzarockin è un’originale antologia edita qualche mese fa dalla Tunué .
Nelle sue pagine vari autori italiani giocano con passato, presente e futuro di musicisti famosi, tra cui Lennon e Mc Cartney: Michele Petrucci ci fa conoscere il “secondo” Paul, proponendo un’interpretazione dei cambi stilistici della band di Liverpool e della carriera solista del musicista a partire dal mito di “Paul is dead” mentre Jacopo Vecchio mostra un improbabile incontro tra un John Lennon redivivo (e proveniente dal futuro) e il suo assassino, Mark Chapman.

Con “Topolino e il quarto Beatle” (in Topolino n.1976), il numero del settimanale disneyano del 10 ottobre 1993 presenta una storia firmata Bruno Sarda e Andrea Ferraris in cui Topolino e Pippo ancora una volta incrociano le loro strade con i professori Zapotec e Marlin e la loro macchina del tempo. Che ovviamente porterà i nostri a incontrare il quartetto nella Liverpool degli anni ‘60 e Pippo a sostituire momentaneamente Ringo alla batteria (ma il gruppo si ricomporrà nel finale).

Terminiamo con un omaggio fatto dall’autore scozzese Grant Morrison, che negli anni ‘80 ha militato come cantante e chitarrista in una band, The Mixers. Nel primissimo albo della sua serie di culto “The Invisibles” pubblicata nel 1994 dalla DC Comics – Vertigo, Morrison pesca a piene mani dalla storia e dal mito dei Beatles. Il personaggio di Jack Frost, che vive a Liverpool, assiste a una discussione avvenuta nel passato tra John Lennon e Stuart Sutcliffe a Liverpool. Poche pagine dopo un altro dei protagonisti, King Mob, durante una meditazione, entra in contatto con lo spirito di John Lennon in una scena fortemente psichedelica. Il racconto è contenuto nella prima raccolta in volume, edita in Italia dalla Magic Press e poi dalla Planeta DeAgostini come “The Invisibles – Rivoluzione invisibile”.

(Articolo redatto in collaborazione con Nicola D’Agostino )

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