Barbie, ora anche le Girl Scouts contro la bambola Mattel
Nel mirino l'accordo tra la Mattel e l'associazione femminile di scout. Barbie sarebbe "diseducativa"
Dopo i nutrizionisti, le Femen e soprattutto i genitori di ragazzine sempre più filiformi, ora la Barbie ha scatenato le "ire" degli scout d'America. Ancora una volta la bambola tanto amata dalle bambine e dalle teenagers di tutto il mondo è stata accusata di essere "diseducativa", a causa delle sue improbabili forme. Due associazioni statunitensi di attivisti hanno infatti chiesto ai vertici delle Girl Scout, la sessione femminile dei più noti Boy Scout, di rompere l'accordo siglato lo scorso agosto con la Mattel, che produce Barbie .
L'azienda di giocattoli, infatti, ha versato ben 2 milioni di dollari nelle casse dell'associazione che raggruppa le bambine scout. In cambio, però, ha chiesto che venisse promossa la propria bambola tra le iscritte. Il primo passo è stato quello di far conoscere un gioco online che ha come protagonista appunto Barbie, ma che agli attivisti di Campaign for a Commercial-Free Childhood (che si batte contro il bombardamento pubblicitario nei confronti dei più piccoli) si tratta di "poco più di una pubblicità interattiva".
Stesso discorso per le toppe che sono state fornite alle Girl Scouts, per essere attaccate alla classica divisa, e che raffigurano appunto Barbie. Nonostante l'entusiasmo delle ragazzine scout, secondo i detrattori dell'accordo con Mattel si rischia di trasformare proprio le bambine in portatrici inconsapevoli di "pubblicità ambulante".
Il problema, come sempre, è il messaggio, soprattutto "fisico", che Barbie trasmette: vita troppo sottile, gambe e braccia troppo magre, glutei inesistenti e collo troppo allungato, il tutto unito ad un decolleté generoso. "Il marchio Barbie idealizza un prototipo fisico pericolosamente irraggiungibile" accusano dalla Campaign for a Commercial-Free Childhood, che aggiunge: "Diversi studi dimostrano che le bambine tra i 5 e gli 8 anni che entrano in contatto con le Barbie si dimostrano più insoddisfatte nei confronti del loro corpo e vogliono essere più magre".
In passato, oltre alle proteste delle Femen contro Barbie e la sua casa in scala 1:1 a Berlino , qualcuno aveva provato a realizzare un modellino di bambola a immagine e somiglianza della Barbie, ma con forme fisiche più realistiche. Tra una critica e l'altra, era anche stato creato un modello della bambola in versione curvy , che aveva scatenato la reazione durissima delle donne dalle forme più generose. Poi è stata la volta della Barbie J Lo , ispirata dalla nota cantante e attrice, ma "epurata" dalle sue famose forme, specie sul lato B.
Di recente è stata realizzata anche Lammily, un'altra bambola allo stesso scopo . La notizia della nuova protesta contro la Barbie arriva a pochi giorni dal suo 55esimo compleanno e dopo che la Barbie si è "guadagnata" persino la copertina della nota rivista Sport Illustrated , da sempre riservata a modelle dal fisico mozzafiato. Le critiche, però, non sembrano aver convinto l'associazione delle Girl Scouts a fare marcia indietro con Mattel.